Josefa Idem: “Non mi sono dimenticata del Tibet e del Dalai Lama”

cardelliidem“Non mi sono dimenticata del Tibet e del Dalai Lama”: queste le parole della canoista Josefa Idem, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Pechino 2008, a Claudio Cardelli, presidente dell’Associazione Italia-Tibet. L’incontro è avvenuto nel corso del convegno organizzato a Ravenna lo scorso 25 novembre dal locale gruppo di Amnesty International(Italia 87), da anni impegnato in azioni di sensibilizzazione per la liberazione dei prigionieri di opinione reclusi nel carcere tibetano di Drapchi.

Sarkozy incontra il Dalai Lama. “Sono libero di fare la mia agenda da solo”

(Da Repubblica.it, 6 Dicembre 2008)
dalai_lamasarkozyDANZICA, 6 dicembre 2008. Il mondo guarda a Danzica, la città di Walesa e di Solidarnosc, ancora una volta nella Storia che viviamo. Oggi pomeriggio è avvenuto lo storico incontro tra il Dalai Lama, il leader spirituale dei tibetani perseguitati e oppressi dal regime cinese, e il capo dello Stato francese, Nicolas Sarkozy, presidente di turno dell’Unione europea.

IL DALAI LAMA IN POLONIA: DOMANI L’INCONTRO CON SARKOZY

dalai_lama_lech_walesaDharamsala, 5 dicembre 2008. “Sono molto contento di essere arrivato nella città dove è nato lo storico movimento di Solidarnosc e dove il mio amico Lech Walesa ha iniziato la sua attività”, ha dichiarato il Dalai Lama al suo arrivo all’aeroporto di Gdansk, accolto dal sindaco Pawel Adamowicz. Nella città polacca, il leader tibetano ha presenziato alla cerimonia di commemorazione del 25° anniversario del conferimento del Premio Nobel al fondatore di Solidarnosc (nella foto assieme al leader tibetano e Premio Nobel Adolfo Perez Esquivel).

Brigate Dalai Lama

di Raimondo Bultrini

(da L’Espresso, 4 Dicembre 2008)

Passata la festa, il villaggio dei bambini tibetani di Dharamsala è tornato nella sua routine, mentre qualche chilometro più in basso, tra le strade di McLoad Ganji, un clima di malinconico abbandono segue i giorni dell’eccitazione e della speranza. Poco alla volta si sono dileguati i 500 delegati giunti da tutto il mondo in questa cittadina dell’India per discutere il futuro della lotta contro il nemico cinese. Quello che resta sono i crocicchi di giovani tibetani locali da troppi anni abituati a convivere con l’idea di una vita da esuli lontani dalle loro montagne e dalle loro famiglie.