TIBET: RIPRESA LA CAMPAGNA “COLPISCI DURO”

soldati_a_lhasa1jpgLhasa, 28 gennaio 2009. Situazione tesissima all’interno del Tibet dove le autorità, dal 18 gennaio, hanno lanciato una nuova fase della campagna “Colpisci Duro”. La polizia setaccia quotidianamente case, alberghi, camere in affitto, internet café e locali pubblici. Il quotidiano Lhasa Evening News, in un articolo pubblicato il 23 gennaio, riferisce che sono già state controllate 5766 “persone sospette” e che nei giorni 24 e 25 del corrente mese sono stati complessivamente eseguiti 81 arresti tra i quali quelli di due tibetani accusati di avere scaricato sui loro cellulari “canzoni reazionarie”.
“Al fine di colpire, in accordo con la legge, ogni tipo di attività criminale e di mantenere l’ordine e la stabilità sociale nella città ” – recita l’articolo – “le forze di polizia hanno congiuntamente eseguito operazioni di controllo”. Segue l’elenco dei locali e delle abitazioni ispezionati e il numero dei fermati e degli arrestati.

In un comunicato, International Campaign for Tibet afferma che la fase attuale della Campagna, introdotta per la prima volta in Cina nel 1983, è iniziata dopo dieci mesi di strettissime misure di sicurezza e di durissima repressione. In tali condizioni, l’operazione sembra mirata a intimidire ancora di più i tibetani in vista dell’approssimarsi della festività del Capodanno Tibetano (25 e 26 febbraio) e, un paio di settimane più tardi, della commemorazione della sollevazione di Lhasa del 10 marzo 1959.