Taipei, 27 settembre 2009. Il governo di Taipei ha reso nota la decisione di non consentire a Rebiya Kedeer, leader in esilio del popolo uiguro dello Xinjiang, il permesso di visitare l’isola di Taiwan il prossimo mese di dicembre.
Il Ministro degli Interni taiwanese, Jiang Yi-huah, ha affermato che la visita della signora Kadeer (nella foto assieme al Dalai Lama, a Praga, lo scorso 10 settembre, in occasione della conferenza internazionale sui diritti umani in Asia) costituirebbe una minaccia agli interessi della nazione. “Riteniamo che il Congresso del Popolo Uiguro abbia legami con gruppi terroristici” – ha affermato il ministro – “e, di conseguenza, abbiamo deciso di non concederle il visto”. La Cina ha accusato Rebiya Kadeer di aver pilotato le manifestazioni di rivolta avvenute nello Xinjiang lo scorso mese di luglio. Il nuovo governo di Taiwan, capeggiato dal presidente Ma Ying-jeou, ha notevolmente migliorato i rapporti con Pechino e cerca di non irritarne la dirigenza. Tuttavia, sotto la pressione del partito d’opposizione, si è visto costretto a concedere al Dalai Lama il visto d’ingresso all’isola, all’inizio del mese di settembre, provocando i malumori della Cina.A Praga, il Dalai Lama ha espresso la propria solidarietà alla signora Kadeer. “Mi ha molto colpito” – ha dichiarato il leader tibetano. “La sua lotta è assolutamente non violenta e, come me, non chiede l’indipendenza del suo popolo ma un’ampia forma di autonomia”.