Dharamsala, 26 gennaio 2010. Gli inviati del Dalai Lama Lodi Gyari e Kelsang Gyaltsen, accompagnati dagli assistenti Tenzin P. Atisha, Bouchung K. Tsering e Jigmey Passang, sono arrivati oggi nella capitale cinese per una nuova serie di incontri con i leader cinesi. È la nona tornata di colloqui tra i rappresentanti tibetani e le autorità di Pechino, a quindici mesi di distanza dall’ultimo, infruttuoso incontro avvenuto all’inizio del novembre 2008, nel corso del quale i rappresentanti del Dalai Lama presentarono alla controparte cinese il “Memorandum sulla Effettiva Autonomia per il Popolo Tibetano”, documento base per il negoziato. Il documento fu categoricamente respinto da Pechino che intensificò la propaganda denigratoria nel confronti del Dalai Lama. La partenza è stata preceduta da un vertice preparatorio, svoltosi a Dharamsala, tra i componenti la delegazione e il primo ministro del governo tibetano in esilio Samdhong Rinpoche. Il ritorno a Dharamsala degli inviati è previsto per gli inizi di febbraio.
Il viaggio della delegazione avviene a una settimana di distanza dal 5° Tibet Work Forum, svoltosi a Pechino alla presenza del presidente Hu Jintao e del primo ministro Wen Jiabao, in cui sono state delineate le direttive politiche della dirigenza cinese in Tibet, volte ad assicurare un “armonioso sviluppo” della regione.
Fonti dell’ufficio del Partito Comunista cinese che si occupa dei colloqui sul Tibet hanno affemato oggi che il Dalai Lama dovrà “sfruttare” l’opportunità di un colloquio con i rappresentanti cinesi per dare “una risposta positiva” alle richieste di Pechino. Non sono stati forniti ulteriori dettagli.
Fonti dell’ufficio del Partito Comunista cinese che si occupa dei colloqui sul Tibet hanno affemato oggi che il Dalai Lama dovrà “sfruttare” l’opportunità di un colloquio con i rappresentanti cinesi per dare “una risposta positiva” alle richieste di Pechino. Non sono stati forniti ulteriori dettagli.