I GOVERNI DI DICIOTTO PAESI DISERTERANNO LA CERIMONIA DI OSLO

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Oslo, 7 dicembre 2010. Sono 18 i governi che hanno accolto l’invito di Pechino e hanno deciso di disertare la cerimonia di consegna del Nobel per la pace al dissidente cinese Liu Xiaobo. Si tratta di Russia, Kazhakstan, Colombia, Tunisia, Arabia Saudita, Pakistan, Serbia, Iraq, Iran, Vietnam, Afghanistan, Venezuela, Filippine, Egitto, Sudan, Ucraina, Cuba e Marocco. Mancherà ovviamente anche la Cina. Il direttore dell’Istituto Nobel, Geir Lundestad, ha reso noto che 44 ambasciate hanno confermato che alla cerimonia ci sarà un loro rappresentante, 19 hanno declinato l’invito “per diverse ragioni” e due non hanno risposto: “Basta guardare le cifre, la grande maggioranza dei Paesi invitati ci sarà”, ha detto replicando a quanto sostenuto da Pechino.

Alla cerimonia, prevista per venerdì, non ci sarà sicuramente Liu Xiaobo, che sta scontando una condanna a 11 anni di carcere per “incitamento alla sovversione”. La sua assenza sarà sottolineata da una sedia vuota, una fotografia e uno dei suoi testi letto dall’attrice norvegese Liv Ullmann. Liu non potrà farsi rappresentare neppure dai suoi familiari, che non sono stati autorizzati a lasciare la Cina.

A ritirare il premio sarà il dissidente Yang Jianli, amico di Xiaobo, suo compagno nelle proteste nel 1989, esiliato negli Stati Uniti e docente all’universtà di Harvard. Yang è stato incaricato via Twitter dalla moglie del Nobel, Liu Xia. Nelle ultime settimane, il governo Pechino ha fatto pressioni per dissuadere i diplomatici dal presenziare alla cerimonia di consegna del Nobel. E oggi ha sostenuto che “la maggioranza della comunità internazionale” non parteciperà. Secondo la portavoce del ministero degli Esteri cinese Jiang Yu, “più di 100 Paesi e organizzazioni” hanno aderito all’appello lanciato dalla Cina per il boicottaggio della cerimonia. La portavoce non ha specificato di quali “Paesi e organizzazioni” si tratta.

Organizzate dalla sezione norvegese di Amnesty International, in collaborazione con il Comitato Norvegese di Sostegno al Tibet e altre organizzazioni a difesa dei diritti umani, si svolgeranno a Oslo, i giorni 9 e 10 dicembre, alcune importanti manifestazioni di protesta. Su segnalazione del Comitato Norvegese per il Tibet ne ricordiamo alcune.

Il 9 dicembre, alle ore 15.00, di fronte all’ambasciata cinese, sarà dispiegato un grande striscione recante la scritta: “Liberate Liu Xiaobo” e “Liberate tutti i prigionieri di coscienza in Cina”. Saranno recapitate all’ambasciata migliaia di firme raccolte tramite la petizione a favore della liberazione di Liu Xiaobo lanciata da Amnesty a livello sia locale sia internazionale.

Il 10 dicembre, alle ore 18.00, una grande fiaccolata si snoderà per le vie della città fino a raggiungere il Grand Hotel sulla cui facciata sarà proiettata una foto di Liu a sottolineare la sua assenza alla cerimonia.

Fonti: La Repubblica.it – International Tibet Network