NUOVE PROTESTE IN TIBET DOPO L’AUTOIMMOLAZIONE DI UN MONACO.

Rongwo_monastery

14 marzo 2012. Jamyang Palden, un monaco di trentaquattro anni, si è immolato questa mattina nella città di Rongwo – contea di Rebkong, Prefettura tibetana autonoma di Malho – nel Qinghai. Attorno alle 10.30 (ora locale), mentre i monaci erano riuniti in preghiera, Jamyang Palden ha lasciato il monastero (nella foto), si è recato nella vicina piazza Dolma, si è cosparso di benzina e si è dato fuoco. Sembra sia sopravvissuto.

Alcuni dipendenti del locale Ufficio per gli Affari Religiosi lo hanno ricoverato all’ospedale ma un folto gruppo di monaci tra i quali un lama di alto rango lo hanno riportato al monastero nel timore che le autorità cinesi potessero trarlo in arresto. Dopo l’auto immolazione, circa cinquecento monaci si sono radunati in piazza Dolma (nella foto) presto raggiunti dalla popolazione locale proveniente anche dai villaggi vicini. Sorvegliati dai militari, hanno esposto una fotografia del Dalai Lama, bandita in Tibet. Riferisce Free Tibet che altri monaci, appartenenti ai monasteri della contea, stanno raggiungendo Ronhwo per manifestare la loro solidarietà ai confratelli.

Rongwo_monks

Contemporaneamente, nella stessa città, gli studenti della Yifu National Middle School e della Second Senior Middle School della Prefettura di Malho, hanno iniziato una manifestazione di protesta all’interno delle rispettive scuole. Non è certo che la protesta degli studenti sia riconducibile al nuovo episodio di auto immolazione, ma è senza dubbio un altro segnale della resistenza dei tibetani all’occupazione cinese. Basti pensare che anche gli studenti della vicina contea di Tsekoho hanno dato inizio questa mattina a una protesta per rivendicare il loro diritto all’uso della lingua tibetana e il diritto all’uguaglianza. Raggiunti da altri studenti, hanno marciato fino all’ufficio di Pubblica Sicurezza reggendo un grande striscione in cui a chiare lettere chiedevano libertà di lingua e uguaglianza di trattamento. Ricordiamo che anche nel 2010 gli studenti erano scesi in piazza sotto lo stesso slogan. La protesta si era diffusa fino a Pechino.

Fonte: Free Tibet Campaign

 

Il video della protesta in piazza Dolma al sito di Voice of America: