Dharamsala, 30 maggio 2012. Tre giorni dopo l’immolazione di due giovani tibetani a Lhasa, oggi una donna tibetana, madre di tre figli, si è auto immolata con il fuoco a Zanthang, località situata a sud est di Ngaba, nella provincia dell’Amdo. Ha compiuto l’atto estremo nelle vicinanze del locale monastero e non è sopravvissuta. Si chiamava Rikyo e aveva trentatre anni.
Nella stessa località si erano immolati lo scorso 19 aprile altri due ventenni tibetani, entrambi laici, Choephag Kyab e Sonam. Nello stesso luogo si era auto immolato il 19 febbraio 2012 Nangdrol (o Nya Drul), un ragazzo di diciotto anni – morto all’istante – che aveva sacrificato la sua vita al grido di “Lunga vita a Sua Santità il Dalai Lama” e “Libertà per il Tibet”.
Sale a quaranta il numero dei tibetani che si sono immolati con il fuoco dal 2009 e dei quali abbiamo dato notizia. Pochissimi quelli che si ritiene siano sopravvissuti: non si hanno notizie certe delle condizioni e del luogo in cui si trovano i tibetani non deceduti all’istante.
Fonte: The Tibet Express