UN NOMADE TIBETANO SI IMMOLA E MUORE

Tamding_TharDharamsala, 15 giugno 2012. Un nomade tibetano è deceduto questa mattina dopo essersi dato fuoco di fronte agli alloggiamenti della Polizia Armata del Popolo. L’ennesima auto immolazione è avvenuta alle 6.30 (ora locale) nella Contea di Chentsa, Prefettura Tibetana Autonoma di Malho, Provincia del Qinghai. Si chiamava Tamding Thar e aveva cinquant’anni. Nel giro di pochi minuti la polizia ha spento le fiamme e ha portato via il corpo ricoperto di gravi ustioni.

Tamding_Thar1Centinaia di tibetani – tra i 400 e 500, secondo fonti locali – si sono immediatamente radunati chiedendo ai soldati la restituzione del corpo di Tamding del quale ancora non si conoscevano le sorti. Verso mezzogiorno, le autorità locali hanno consegnato il cadavere di Tamding Thar ai suoi compaesani: lo hanno portato in una sperduta zona abitata da nomadi della Contea di Chentsa. L’Agenzia di stato Xinhua ha confermato l’avvenuta immolazione. Le foto che pubblichiamo mostrano i tibetani di Chentsa mentre rendono omaggio a Tamding e portano il suo corpo privo di vita lontano dagli uffici della Polizia Armata.

Tamding apparteneva a una famiglia di nomadi del villaggio di Lowa, vicino alla città di Chentsathang. Alcuni anni fa la sua famiglia era stata costretta a trasferirsi nella Contea di Chentsa in obbedienza alle norme sul trasferimento della popolazione nomade voluto dal governo cinese.

Fonte: Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia – Phayul