Dharamsala, 5 ottobre 2012. Un altro tibetano si è dato la morte auto immolandosi con il fuoco in Tibet. Gudrup, quarantatre anni, residente nella città di Nagchu, nel Tibet centrale, si è dato fuoco attorno alle 10.00 del mattino (ora locale) del 4 ottobre. Sembra sia morto all’istante sul luogo della protesta.
Testimoni oculari hanno riferito che Gudrup, prima compiere l’atto estremo, ha inneggiato alla libertà del Tibet e ha chiesto il ritorno del Dalai Lama. “Ovunque andiamo non c’è libertà” – ha gridato – e “consentite al Dalai Lama di tornare in Tibet!”
Prima di auto immolarsi, Gudrup ha rivolto un messaggio a tutti i fratelli tibetani attraverso il sito cinese qq.com. Queste le sue parole: “Fratelli e sorelle della Terra delle Nevi, anche se guardando al passato proviamo solo un senso di perdita, di rabbia, di tristezza e di pianto, prego che il nuovo anno del Dragone d’Acqua vi porti salute, successo e la realizzazione di tutte le vostre aspirazioni”. “Dobbiamo distinguerci e coltivare l’orgoglio in noi stessi in quanto popolo e, pur nella perdita della libertà e nella sofferenza, non dobbiamo mai cessare di fare di tutto per mantenerci uniti”.
Gudrup era nato a Driru, nel Kham, ed era uno scrittore che ben conosceva la storia del Tibet.