Fabrizio Bucciarelli
Ediz Mattioli, nov. 2012
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Ritter Edizioni (Marco)
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Descrizione
Queste pagine raccontano la storia della lotta di quella parte del popolo tibetano che, dopo l’invasione cinese del 1949-1950 e la successiva fuga in India del XIV Dalai Lama seguita alla rivolta di Lhasa del ’59, optò per la resistenza armata contro l’occupazione. Nonostante i numerosi appelli al mondo intero, pochissimi si mostrarono interessati alla tragiche vicende tibetane. Solo l’India e gli Stati Uniti, per il tramite della CIA, accettarono di supportare la causa tibetana, forse più per calcolo politico che per vera solidarietà . Ne derivò un ventennio di lotta senza esclusione di colpi, misconosciuto ai più e ben poco coperto dai media, che terminò nei primi anni 70, quando la presidenza Nixon decise di abbandonare i resistenti come pegno di amicizia verso una Cina in fase di Ravvicinamento. Oggi molti dei vecchi combattenti tibetani vivono come profughi in esilio, ma la loro battaglia e quella del Dalai Lama continua sotto altre forme.