28 maggio 2013. Si chiude il 2 giugno la mostra “Tibet, Tesori dal tetto del Mondo”, inaugurata lo scorso 20 ottobre 2012 alla casa dei Carraresi di Treviso. Propagandata come “la prima uscita in assoluto dal Tibet e dalla Cina di un corpo di oltre 300 preziosi reperti databili dal XIV secolo ai tempi nostri”, la mostra si è subito rivelata come una vergognosa operazione propagandistica che ha volutamente taciuto la verità su quanto è avvenuto e sta avvenendo in Tibet. Nell’imminenza della chiusura dell’evento, l’Associazione Italia-Tibet e la Comunità Tibetana in Italia diramano il seguente comunicato:
Si chiude, finalmente, la mostra “Tibet Tesori dal Tetto del Mondo”, una mostra che ha offeso la prestigiosa Casa dei Carraresi che la ospita e la nobile città di Treviso. Una mostra che non ha esitato ad esporre impunemente oggetti che appartenevano al Popolo Tibetano e che ora, nelle mani dei cinesi, non sono altro che un “bottino di guerra” utilizzato per fare cassa e servile propaganda. Una mostra che ha disinformato sulla storia, la cultura e la religione del Tibet strumentalizzando documenti e immagini al fine di giustificare la feroce occupazione cinese che dura da più di 60 anni. Una minima ricerca iconografica e documentale racconta con molta chiarezza cosa è stato riservato ai “Tesori del Tibet” trafugati prima dall’esercito cinese, poi dalle guardie rosse ed ora dalla politica di Pechino che vuol trasformare tutto il Tibet in una colonia di stampo ottocentesco e in una mucca turistica da mungere a beneficio di un turismo selvaggio ed incolto.
La Comunità Tibetana in Italia e l’Associazione Italia-Tibet hanno fin dall’inizio denunciato questa operazione di propaganda camuffata da evento “culturale” e salutano ora con soddisfazione il suo termine.