Dharamsala, 28 novembre 2013. In un articolo pubblicato poco prima della riunione del terzo Plenum del Partito Comunista – iniziato a Pechino lo scorso 8 novembre – sul bimestrale Qiushi (“Cercando la Verità”), organo ufficiale del Comitato Centrale del PCC, Chen Quanguo, attuale Segretario del Partito della cosiddetta Regione Autonoma Tibetana ha affermato di volersi dedicare alla divulgazione delle diversità tra il nuovo e il vecchio Tibet.
Chen ha detto di voler insegnare ai diversi gruppi etnici ad essere grati al Partito, ad ascoltarlo e a seguirlo. In particolare, riferendosi ai tibetani, ha scritto di voler educare e guidare sia i quadri sia la gente comune a tenere distinto il Buddismo tibetano dalla persona del XIV Dalai Lama e a separare la sua figura dal suo stesso titolo. Le affermazioni di Chen Quanguo sono riportate all’interno di un articolo pubblicato nel sito TibetNet da Tsering Wangchuk, capo dell’Ufficio Stampa del Dipartimento Informazioni e Relazioni Internazionali dell’Amministrazione Centrale Tibetana.
Il Dalai Lama, parlando il 26 novembre ad un gruppo di tibetani residenti a Tokyo, ha ribadito la sua totale dedizione all’Approccio della Via di Mezzo. “Alcuni sostengono che dovremmo cambiare la nostra politica – ha affermato – ma l’indipendenza reclamata da quelli di noi che vivono nei paesi liberi porterà sofferenza ai tibetani all’interno del Tibet”. “Se perfino forti potenze straniere sono costrette a venire a patti con la Cina, come possiamo noi sperare di ottenere qualcosa di diverso”? “Molti giovani tibetani chiedono l’indipendenza, che è un nostro diritto, – ha proseguito il Dalai Lama – ma dobbiamo chiederci di quale tipo di indipendenza stanno parlando. Chiedendo l’indipendenza provochiamo la collera dei cinesi senza raggiungere il nostro scopo”.
Fonti: TibetNet – Phayul