LA SPAGNA ARCHIVIA L’INCHIESTA CONTRO GLI EX PRESIDENTI JIANG ZEMIN E HU JINTAO

Wangchen25 giugno 2014. La Spagna non perseguirà più per presunto genocidio in Tibet gli ex presidenti cinesi Jiang Zemin e Hu Jintao, l’ex premier Li Peng e altri esponenti della nomenclatura politica e militare di Pechino. Applicando le nuove norme sulla giurisdizione universale, stabilite da una riforma approvata a febbraio dal Parlamento, il Tribunale nazionale ha archiviato le indagini,  in quanto non riguardano cittadini spagnoli o persone stabilmente residenti nel Paese.

La nuova legge era stata approvata dopo che Pechino aveva protestato a causa dell’inchiesta, che coinvolgeva due ex presidenti, e aveva lasciato intendere che il caso avrebbe danneggiato le relazioni con Madrid. La riforma prevede che i giudici spagnoli possano perseguire i crimini contro l’umanità commessi all’estero solo se il sospetto è un cittadino spagnolo, uno straniero residente in Spagna o uno straniero che si trova nel Paese e che le autorità hanno rifiutato di estradare.

Per Zemin, Li Peng e altri 3 dirigenti cinesi erano stati addirittura emessi ordini di cattura internazionale il 10 febbraio scorso. Jiang Zemin era accusato fra l’altro di avere promosso e messo in atto le leggi che hanno permesso il ripopolamento della regione autonoma cinese da parte dei cittadini dell’etnia maggioritaria han, e di avere permesso al detenzione e la tortura di migliaia di tibetani.

Nessun ordine di cattura, invece, per il successore di Jiang alla guida della Cina, Hu Jintao, che era stato segretario del Partito Comunista in Tibet tra il 1988 e il 1992, ed era inizialmente iscritto nella lista degli indagati dal tribunale spagnolo.

L’inchiesta era stata avviata su denunce presentate nel 2006 dalla Fondazione Casa del Tibet, dal Comitato di sostegno al Tibet e dall’Associazione costituita dal monaco tibetano naturalizzato spagnolo, Thubten Wangchen (nella foto in tribunale assieme a Palden Gyatso). Il giudice spagnolo Ismael Moreno stava procedendo per genocidio, tortura e crimini contro l’umanità in Tibet.

Soddisfazione è stata espressa da Pechino: “Come sempre sottolineato, la Cina e la Spagna godono di una lunga amicizia. Le due parti rispettano e sostengono gli interessi reciproci”, ha commentato la portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying.

Fonte: RAINews.it