OCCUPY HOG KONG: PROSEGUE LA PROTESTA. LACRIMOGENI E GAS URTICANTI COMTRO I DIMOSTRANTI. COMUNICATO STAMPA DELL’ASSOCIAZIONE ITALIA-TIBET

Occupy_Central229 settembre 2014 (AsiaNews). Decine di migliaia di manifestanti continuano ad occupare le vie principali dell’isola di Hong Kong e di Kowloon al secondo giorno della campagna di Occupy Central, che chiede la piena democrazia nelle elezioni del territorio. La notte scorsa i manifestanti hanno occupato la zona di Admiralty, vicino agli uffici del governo. La polizia in tenuta anti-sommossa ha cercato di disperdere la folla con manganelli, spray urticanti e gas lacrimogeni.

Il duro intervento della polizia ha però ottenuto l’effetto contrario: molti abitanti di Hong Kong, vedendo queste violenze, si sono aggiunti ai dimostranti occupando zone sempre più larghe. Nella tarda notte, oltre ad Admiralty, vi sono state le occupazioni di Wan Chai, Causeway Bay, una parte di Nathan Road, Mong Kok e Argyle Street.

Questa mattina, tutti coloro che dovevano recarsi al lavoro hanno dovuto trovare percorsi alternativi. Oltre 200 corse di autobus di linea sono state cancellate; il servizio tranviario sospeso, alcune stazioni della metropolitana sono state chiuse. Anche molte banche, almeno 17, con sede in Central sono chiuse fino a nuovo ordine. Gli incontri al Legco (il parlamento di Hong Kong) sono sospesi.

Tutte le scuole del centro sono chiuse anche perché il sindacato degli insegnanti – che raccoglie 90mila membri – ha deciso di scioperare per un “reale suffragio universale” fino a quando il capo dell’esecutivo Leung Chun-ying non darà le dimissioni. Sindacalisti, politici, gente comune sono scandalizzati dalla violenza usata dalla polizia contro studenti inermi e contro manifestanti pacifici.

Le autorità di Hong Kong hanno condannato le manifestazioni come illegali e domandano il loro scioglimento. Ma ormai Occupy Central chiede le dimissioni di Leung per aver manipolato le informazioni passate a Pechino sul desiderio di democrazia del territorio e per non voler incontrare gli studenti, in sciopero per tutta la scorsa settimana, causando in modo indiretto le violenze della polizia.

Immagini e informazioni sulle manifestazioni di Hong Kong si diffondono in Cina attraverso i social network. Alcuni di questi, come Instagram, che diffonde immagini, sembra oggi essere bloccato.

Xinhua e Global Times, il giornale vicino al Quotidiano del popolo, più che dare una cronaca degli avvenimenti, riportano giudizi dell’esecutivo di Hong Kong e la posizione della Cina, accusando di “illegalità” il movimento di Occupy Central che “mette in crisi l’immagine internazionale di Hong Kong, presentando al mondo un’immagine turbolenta della città”.

I giudizi ad Hong Kong sono proprio il contrario. Anson Chan, già segretaria generale dell’esecutivo, ha dichiarato: “Questo è un giorno triste per Hong Kong. Le immagini della polizia che lancia spray al peperoncino e gas lacrimogeni in faccia a dimostranti disarmati getta vergogna sul nostro governo di fronte a tutto il mondo”.

Dal sito di Repubblica TV le immagini della manifestazione:

http://video.repubblica.it/mondo/hong-kong-ancora-migliaia-in-piazza-contro-la-cina/178525/177287

L’Associazione Italia-Tibet e la Comunità Tibetana in Italia hanno diramato il seguente comunicato di solidarietà con gli studenti e i cittadini di Hong Kong.

29 settembre 2014

 

COMUNICATO STAMPA

 

Stiamo seguendo con grande attenzione e legittima ansia gli avvenimenti che si susseguono a Hong Kong. Ammirati dal loro coraggio noi, sostenitori della causa tibetana e del diritto del popolo tibetano alla libertà e all’autodeterminazione, esprimiamo la nostra totale solidarietà agli studenti e ai cittadini di Hong Kong che in questi giorni stanno pacificamente lottando per il diritto ad avere libere elezioni democratiche e ricordiamo le nobili parole di grandissima attualità con le quali il Dalai Lama, il 14 maggio 1989, espresse la sua solidarietà ai giovani cinesi del movimento di Tien An Men.

“Seguo con grande interesse l’attuale movimento per la democrazia e la libertà in Cina. Il popolo cinese, soprattutto i giovani e gli intellettuali, sta cercando di esprimere il proprio autentico sentimento. Come ho fatto sempre sostengo il loro movimento e ammiro il loro coraggio. Questi sviluppi saranno di grande beneficio per la Cina che rappresenta un quarto della popolazione mondiale.

 

Sembra che almeno una parte della dirigenza cinese stia cercando di avere un’attitudine positiva nei confronti di questi sviluppi nonostante le tremende pressioni contrarie che provengono dall’interno del sistema.

 

Sollecito i governanti cinesi ad avere il coraggio necessario per accettare la realtà e comprendere le aspirazioni del loro popolo. Per “far emergere la verità dai fatti” per prima cosa è essenziale che i fatti non siano falsificati” ( Il Dalai Lama )

 

Chiediamo a tutti i Support Group e alle Comunità Tibetane nel mondo di unirsi a noi in questo documento di sostegno.

Comunità Tibetana in Italia       Associazione Italia-Tibet

 

Il Presidente Nyima Dondhup                                                Il Presidente Claudio Cardelli