TIBET: 26 MONACHE BUDDISTE ESPULSE DA UN MONASTERO DEL KHAM

Monastero_Kham17 novembre 2014. Almeno ventisei monache buddiste sono state espulse dal monastero tibetano di Palden Kharkyodling (nella foto), nella Contea di Driru – regione orientale del Kham – per essersi rifiutate di sottostare alle restrizioni sulla pratica religiosa imposte dalle autorità cinesi.Fonti tibetane hanno riferito che i funzionari del team di “educazione patriottica” in visita al monastero hanno rilevato che le monache non comparivano tra le persone ufficialmente iscritte nella lista del Comitato Governativo di  Gestione del monastero. Le religiose, che si erano rifiutate di denunciare il Dalai Lama come “separatista” e di sottostare alla dura disciplina di educazione patriottica imposta nella regione a partire dal mese di settembre, sono state allontanate dal monastero e costrette a fare ritorno alle loro abitazioni. Le monache, molte in lacrime secondo quanto riferito dalle fonti, si sono rifugiate nei boschi attorno al monastero la cui fondazione risale al 1488. Distrutto durante la Rivoluzione Culturale, è stato ricostruito nel 1984.Secondo le nuove disposizioni governative, le religiose che non compaiono nelle liste di gestione governativa dei monasteri o che si rifiutano di sottostare alle norme di educazione patriottica devono lasciare gli istituti religiosi e interrompere i loro studi.
Alla fine del mese di ottobre, le autorità cinesi della Contea di Jomda, nella prefettura di Chamdo, situata nella parte orientale della cosiddetta Regione Autonoma Tibetana, avevano chiesto alle famiglie dei monaci e delle monache registrati nei locali monasteri di richiamare a casa i loro congiunti. Un provvedimento analogo era stato in precedenza adottato a Driru, nella Contea di Nagchu, dove le autorità avevano ordinato la distruzione delle strutture religiose di recente costruzione e l’espulsione dai monasteri, con il conseguente rientro a casa, di tutti i monaci più giovani. Un documento di trenta pagine distribuito capillarmente dichiarava illegali gli stupa e i templi costruiti dopo il 2010 e ordinava il rientro nelle rispettive abitazioni, entro il 20 ottobre, dei monaci di età inferiore ai dodici anni.

Fonti: The Tibet Post – Phayul