Rimini: la bandiera tibetana sul ponte di Tiberio

unnamed (1)24 febbraio 2016. Durante le giornate dell’Assemblea dei soci dell’Associazione Italia-Tibet, svoltasi a Rimini il 20 e 21 febbraio, una grande bandiera del Tibet è stata dispiegata sul bimillenario ponte di Tiberio, considerato uno dei ponti più belli del mondo.

Dopo il “blitz” al ponte e lo scatto di una foto ricordo, i soci si sono recati al Museo della Città per una visita guidata alla mostra “Un Trono tra le Nuvole” che nell’arco di tutto il mese di febbraio ha riscosso grande successo di pubblico e di critica. La mostra terminerà domenica 28 febbraio e l’Associazione intende adoperarsi per allestirla in altre città d’Italia e non solo. Vivo interesse hanno suscitato anche le numerose manifestazioni collaterali che hanno arricchito il prestigioso evento.

unnamedDomenica 21 febbraio, presso l’Hotel Biancamano di Rimini, si è svolta l’assemblea dei soci. Alla presenza di un direttivo purtroppo decimato dall’influenza, si è parlato dei prossimi, importanti appuntamenti. Di particolare importanza la conferenza stampa che il Rappresentante del Dalai Lama a Ginevra, signor Ngodup Dorjee, terrà a Roma il 2 marzo presso il Senato della Repubblica. Altro importante appuntamento sarà la manifestazione per la celebrazione della ricorrenza del 10 marzo, anniversario dell’Insurrezione Nazionale Tibetana. L’evento, organizzato dalla Comunità Tibetana in Italia e dall’Associazione Italia-Tibet, si terrà quest’anno a Milano in Piazza della Scala. A tutti i soci e sostenitori della causa del Tibet un caldo invito a partecipare in segno di vicinanza e sostegno alle vicende di un popolo che da 57 anni si batte per la propria sopravvivenza.

La situazione all’interno del Tibet è infatti sempre drammatica. Il rapporto annuale sulla situazione dei diritti umani all’interno del Tibet, pubblicato i giorni scorsi dal Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia, evidenzia come nell’arco del 2015 “la Cina ha continuato a violare la legge internazionale” tentando  di legalizzare la repressione, incrementando le misure di sorveglianza, arrestando monaci e laici, artisti, poeti e intellettuali. E’ del 23 febbraio la notizia della condanna a due anni di carcere del monaco quarantasettenne Gomar Choephel, accusato di detenzione illegale di foto del Dalai Lama. Tre anni di prigione sono stati inflitti allo scrittore e attivista Druklo per i suoi articoli considerati lesivi della sicurezza sociale. Lo scorso 11 febbraio, due monaci del monastero di Chongri, nella provincia del Sichuan, sono stati fermati per avere organizzato, il 25 gennaio, una cerimonia di preghiera per la pronta guarigione del Dalai Lama.

Fonti: Redazione – Phayul