16 giugno 2016. Nonostante la forte opposizione della Cina, Barak Obama ha ricevuto ieri alla Casa Bianca il Dalai Lama, partito il 10 giugno da Dharamsala alla volta degli Stati Uniti per presenziare a una serie di importanti eventi pubblici e impartire alcuni insegnamenti religiosi.
Nel comunicato rilasciato dall’Ufficio Stampa della Casa Bianca al termine dell’incontro si legge che il Presidente ha elogiato gli sforzi del Dalai Lama per la promozione della compassione, dell’empatia e del rispetto per gli altri. Il Presidente e il Dalai Lama hanno discusso della situazione dei tibetani all’interno della Repubblica Popolare. Obama ha riaffermato il suo forte sostegno alla preservazione delle peculiari tradizioni religiose, culturali e linguistiche del Tibet, ha espresso parole di plauso per l’impegno del Dalai Lama a favore della pace e della non-violenza e ha affermato di sostenere la visione politica dell’Approccio della Via di Mezzo formulata dal Dalai Lama. “Il Presidente ha incoraggiato un fattivo e diretto incontro tra il Dalai Lama e i suoi rappresentanti e le autorità cinesi al fine di diminuire le tensioni e comporre le divergenze” – prosegue il comunicato. A questo proposito, attenendosi alla posizione ufficiale degli Stati Uniti, il Presidente ha ribadito che il Tibet è parte della Repubblica Popolare cinese e che gli Stati Uniti non sostengono l’indipendenza del paese. “Il Dalai Lama ha affermato di non chiedere l’indipendenza del Tibet e di sperare nella ripresa del dialogo tra i suoi rappresentanti e il governo cinese. Il Presidente e il Dalai Lama hanno convenuto sull’importanza di relazioni costruttive e produttive tra Stati Uniti e Cina”.
L’incontro tra il Presidente americano e il leader religioso tibetano, il quarto dal 2010, si è svolto a porte chiuse nella “Map Room”, la stanza in cui durante la seconda guerra mondiale erano indicati, su una grande carta geografica, gli avanzamenti delle operazioni militari USA. Assenti le telecamere e il pubblico, a testimonianza dell’incontro vi è un’unica foto scattata dal fotografo ufficiale della Casa Bianca ma postata su Istagram solo dall’entourage del Dalai Lama. Evidente la volontà degli Stati Uniti di non infastidire la Cina che per bocca di Lu Kang, un portavoce del Ministero degli Esteri cinese, aveva in precedenza condannato l’eventuale meeting tra i due leader. “Se gli Stati Uniti intendono organizzare questo incontro invieranno un errato segnale alle forze indipendentiste e separatiste e metteranno in pericolo la reciproca fiducia e la cooperazione tra Cina e Stati Uniti”, aveva dichiarato Lu Kang. “La questione del Tibet è una questione interna alla Cina e nessun paese straniero ha il diritto di interferire”.
Fonti: Tibet Sun – Phayul – Daily Mail on line