20 ottobre 2016. Nell’affollatissima sala del Teatro degli Arcimboldi, il Dalai Lama è stato insignito della cittadinanza onoraria di Milano. All’attesissimo conferimento è seguito un incontro con gli studenti dell’Università di Studi Milano-Bicocca e degli altri atenei milanesi.
Il conferimento da parte del presidente del Consiglio comunale, Lamberto Bertolè, è avvenuto con la consegna simbolica delle chiavi della città in un evento con gli studenti organizzato dall’Università di Studi Milano-Bicocca agli Arcimboldi. “La motivazione”, ha spiegato Bertolè, “esprime l’affinità con i valori che lei testimonia nel mondo come testimone di pace e dialogo tra i popoli. La storia della nostra città è una storia di pace e dialogo. Milano riconosce in lei questi stessi valori. E’ un esempio prezioso per la nostra città che usa la cultura e l’innovazione come strumento di pace”.
“Il mio impegno per migliorare il mondo si basa sul ‘buon cuore‘”, ha spiegato Tenzin Gyatso nella sua lectio magistralis dal titolo “Etica e consapevolezza in un mondo globale” davanti a oltre duemila studenti milanesi. “La cosa più importante per fare ciò è l’istruzione, dall’asilo fino all’università”. Ma anche questa va rivista. “L’istruzione moderna – dice – è troppo diretta a un sistema materialistico e non tiene presente l’individuo”, dovrebbe avere un orientamento più spiritualista. “Questo concetto è legato a quello dell’etica secolare, che vuol dire rispetto per tutte le religioni e anche per coloro che non appartengono a nessuna religione. Un rispetto universale”.
In precedenza il Dalai Lama aveva minimizzato le contestazioni nei suoi confronti come “un fatto normale che avviene sempre”. “Ci sono proteste da parte di cinesi”, ha osservato Tenzin Gyatso, “alcuni per ignoranza, perché non sanno quello che penso e faccio, protestano, altri invece sono organizzati apposta dalle ambasciate cinesi per creare delle problematiche. Se poi li incontrate magari a livello individuale la pensano diversamente”. “A volte sembra che dove vado, creo problemi”, ha scherzato il leader spirituale tibetano con il cardinale Angelo Scola, nell’incontro avvenuto in Arcivescovado dopo il colloquio con il sindaco Beppe Sala che lo ha ricevuto all’aeroporto di Linate.
G. Mattolin
Agi.it – Repubblica.it