4 maggio 2017. Il capo della Commissione Disciplinare del Partito Comunista cinese all’interno della cosiddetta Regione Autonoma Tibetana ha accusato alcuni alti funzionari del Partito di avere fornito aiuti finanziari al Dalai Lama.
Senza rendere pubblici i nomi degli accusati e senza specificare se i funzionari in questione siano di etnia tibetana o han, Wang Yongjun ha dichiarato che alcuni membri del Partito “sono venuti meno ai propri obblighi e hanno messo a repentaglio la lotta anti separatista in atto nel paese”. Li ha inoltre beffeggiati accusandoli di “avere perduto la loro integrità politica e di avere completamente dimenticato la disciplina di Partito”. “Alcuni hanno persino fornito aiuti finanziari alla cricca del Dalai Lama, hanno aderito a gruppi clandestini secessionisti e fornito informazioni ad organizzazioni straniere”.
La notizia è apparsa in un articolo scritto dallo stesso Wang Yongjun e pubblicato il 1°maggio dal quotidiano cinese The Global Times, prodotto dall’organo ufficiale del Partito Comunista Cinese il Quotidiano del Popolo. L’argomento non è nuovo: il giornale cita infatti un rapporto pubblicato nel gennaio 2015 dalla Commissione Centrale della Disciplina e dal Ministero della Supervisione in cui si fa menzione di “quindici funzionari del Partito sospettati di avere mantenuto contatti, nel corso del 2014, con organizzazioni separatiste straniere, di avere fornito informazioni alla cricca del Dalai Lama e di avere sovvenzionato attività separatiste”.
Ultim’ora: un nuovo caso di autoimmolazione in Tibet.
La programmazione in lingua tibetana dell’emittente radio Voice of America ha dato notizia dell’avvenuta autoimmolazione, il giorno 2 maggio, a Bora, nella Provincia del Gansu, di un giovane tibetano. Nel dare conferma del gesto di protesta, fonti tibetane hanno riferito che il corpo del giovane è stato rimosso nell’arco di pochi minuti. Tuttavia, a ventiquattr’ore dall’avvenuta immolazione, la maggior parte degli abitanti di Bora non erano a conoscenza di quanto avvenuto. Ignota al momento l’identità del giovane.
Fonti: Phayul – The Hindustan Times – VOA