Queste le parole pronunciate dal Dalai Lama il 22 aprile nel corso di una conferenza organizzata dal Nehru Memorial Museum and Library nell’ambito degli eventi commemorativi del 60° anniversario dell’arrivo in India del leader spirituale tibetano. “Storicamente e culturalmente il Tibet è sempre stato un paese indipendente” – ha affermato il Dalai Lama. “La geografia della regione ne definisce chiaramente i confini. Se la Cina, come sancito nella sua costituzione, riconoscerà la cultura, la storia e l’autonomia del paese, il Tibet potrebbe fare parte della Cina”.
Il Dalai Lama non ha tuttavia mancato di sottolineare l’importanza dell’identità culturale tibetana e lo speciale significato del Tibet nel consesso mondiale alla luce della sua secolare indipendenza. “Ma i tempi sono cambiati – ha dichiarato – e una cooperazione economica tra Cina e Tibet potrebbe rivelarsi una scelta razionale. Un Tibet parte della Cina potrebbe essere economicamente avvantaggiato e allo stesso tempo i cittadini cinesi potrebbero godere degli effetti positivi che su di loro potrebbe esercitare il buddhismo tibetano”. “Un tempo Francia e Germania erano nazioni nemiche ma oggi fanno entrambe parte dell’Unione Europea; anche noi potremmo lavorare assieme allo stesso modo”.
Le parole del Dalai Lama, che non ha fatto cenno alle richieste di indipendenza del Tibet ma che ha invece sottolineato come l’unità e la cooperazione possano favorire la pace, sembrano spianare la strada al summit che il 27 e 28 aprile vedrà riuniti il Primo Ministro indiano Narendra Modi e il Presidente cinese Xi Jinping.
Fonte: thehindu – 22 aprile