3 settembre 2018
PECHINO – La Cina rafforza ulteriormente i suoi legami con l’Africa e cerca sempre più di coinvolgere i Paesi del continente nella sua maxi iniziativa infrastrutturale Belt & Road.
PROMESSI FONDI PER ALTRI 60 MILIARDI. All’inaugurazione del vertice FOCAC (Forum on China-Africa Cooperation), alla presenza di circa una trentina di capi di stato, il presidente Xi Jinping ha offerto altri 60 miliardi in finanziamenti, annunciando anche la cancellazione del debito per alcuni Paesi più poveri o in difficoltà. E ha annunciato che le imprese cinesi saranno incoraggiate a investire nei prossimi tre anni almeno 10 miliardi di dollari. Nel precedente summit di tre anni fa, erano stati promessi 60 miliardi. In totale, dal 200 al 2016, secondo le stime del China-Africa Research Initiative alla John Hopkins University of Advanced International Studies, la Cina ha finanziato il continente per circa 125 miliardi di dollari.
“SVILUPPO SOSTENIBILE”. «Onoreremo in pieno le promesse fatte ai nostri fratelli africani», ha detto il presidente cinese. Questa volta Xi ha enfatizzato anche che lo sviluppo promosso da aiuti e capitali cinesi sarà non solo concreto per i bisogni delle popolazioni, ma anche “verde” e sostenibile. Ad esempio, 50 progetti saranno dedicati alla protezione ambientale. Più in generale, ormai da tempo il governo cinese cerca di contrastare le accuse secondo cui la sua crescente presenza in Africa è motivata dall’estrazione di risorse, trasferisce troppo lavoratori cinesi e tende a gravare di un debito eccessivo alcuni Paesi.
NON INTERFERENZA. Resta comunque tipica dell’approccio cinese la non-interferenza diretta negli affari interni: ad esempio, è presente a Pechino il controverso presidente del Sudan Omar al-Bashir, che il Tribunale Penale Internazionale vorrebbe processare per crimini di guerra in relazione a tragiche vicende del conflitto nel Darfur dal 2003 al 2008.Il ministero degli esteri cinesi ha riferito che Xi avrebbe detto a al-Bashir che “forze straniere” non dovrebbero interferire negli affari interni sudanesi.
Xi Jinping di recente ha intrapreso un lungo viaggio in Africa, dove ha promosso la Belt & Road Initiative in alcuni Paesi, compreso il Senegal che si affaccia sulla sponda atlantica.
POSSIBILI COOPERAZIONI CON L’ITALIA. Il sottosegretario allo sviluppo economico Michele Geraci, che ha in corso una missione in Cina, ha detto che sta parlando con gli interlocutori cinesi delle possibilità di cooperazione tra imprese italiane e cinesi in Africa nell’ambito della Belt & Road initiative. Analogamente, il ministro dell’Economia Giovanni Tria, appena tornato da una missione parallela a Pechino e Shanghai, ha evocato le potenzialità di cooperazione nella BRI in Paesi terzi.
Di Stefano Carrer
Il Sole 24 Ore
3 settembre 2018