5 giugno 2019. In una provincia dell’Amdo le autorità cinesi offrono ricompense in denaro alle famiglie tibetane che espongono all’interno delle loro abitazioni la fotografia del presidente Xi Jinping.
E’ quanto sta avvenendo nel villaggio di Arte, nella Contea di Serchen, appartenente alla Prefettura Autonoma Tibetana di Tsolho e situata a 142 kilometri da Xining. Il governo, nel tentativo di rafforzare la fedeltà degli abitanti al regime di Pechino, ha promesso a oltre trenta famiglie una ricompensa di 6.000 yuan (circa 860 dollari USA) se esporranno in una parte ben visibile della loro casa la fotografia del presidente Xi Jinping. A causa delle difficoltà finanziarie e della scarsità dei mezzi di sussistenza, i tibetani non hanno altra scelta se non quella di accettare il denaro e di appendere all’interno delle loro abitazioni l’immagine del presidente Xi, immagine che, in base alle disposizioni governative, deve essere collocata ad un’altezza non inferiore a quella del palazzo del Potala, la residenza invernale del Dalai Lama. “Se questa condizione non sarà rispettata, il denaro non sarà elargito”, ha riferito a Radio Free Asia una fonte locale aggiungendo che “le famiglie prendono i soldi per sopravvivere ma lo fanno con immenso dispiacere”.
Nelle province del Tibet orientale le autorità cinesi hanno contemporaneamente lanciato una nuova campagna contro il possesso di fotografie del Dalai Lama. Funzionari governativi si recano nelle aree più remote, finora sfuggite all’attenzione della polizia, per verificare che l’ordine sia rispettato. La campagna, iniziata alla fine del mese di aprile nella Contea di Serthar, nella Prefettura Autonoma Tibetana di Kardze, si è estesa a vaste aree della regione del Kham. Le autorità governative preposte al controllo delle pratiche religiose si recano nelle scuole tibetane imponendo agli insegnanti e agli studenti di non tenere o mostrare le foto. Nel caso ricevessero la visita di qualche alto funzionario cinese, ai tibetani è stato inoltre chiesto di dichiarare che “grazie agli aiuti governativi, le loro condizioni di vita sono molto migliorate”.
Fonte: Radio Free Asia