28 maggio 2020 (AsiaNews). L’Assemblea Nazionale del popolo ha approvato la proposta di legge sulla sicurezza per Hong Kong. Il via libera finale al provvedimento sarà dato dal Comitato permanente del “Parlamento” cinese che si riunirà a fine giugno.
Il disegno di legge è passato con 2878 voti a favore, uno contrario e sei astenuti. L’Anp, che chiude oggi la sua sessione annuale, non ha alcuna indipendenza dal potere del Partito comunista cinese.
Il provvedimento punisce le azioni e le “attività” che mettono in serio pericolo la sicurezza nazionale. Gli abitanti di Hong Kong potranno essere arrestati per sovversione, secessione, terrorismo e collaborazione con forze straniere che interferiscono negli affari della città.
L’annuncio del varo della legge ha scatenato un’ondata di proteste a Hong Kong. Per l’Associazione degli avvocati della città, la decisione di Pechino viola la Basic Law, la mini-costituzione su cui si fonda l’autonomia di Hong Kong dalla madrepatria.
Oggi pomeriggio, il portavoce dell’Anp, Zhang Yesui, ha presentato l’agenda dei lavori dell’assemblea. La risoluzione sulla sicurezza nazionale sarà il punto 5, che dovrebbe essere discusso il 28 o il 29 maggio. L’Anp di solito non fa che votare approvando quanto il Politburo ha già deciso in precedenza. In questo caso l’Anp voterebbe l’appoggio al suo comitato permanente per stilare una legge sulla sicurezza nazionale per Hong Kong che dovrebbe proibire e prevenire secessione, attività sovversive, interferenze straniere, terrorismo, offese contro la madrepatria.
Di per sé, la Basic Law, la mini costituzione su cui di fonda Hong Kong prevede all’articolo 23 che il territorio si doti di una legge sulla sicurezza. Nel 2003 il governatore Tung Chee-hwa ha tentato di farla passare, ma ha dovuto ritirarla perché vi sono state enormi manifestazioni contrarie. La popolazione riteneva che quella legge fosse lesiva della libertà delle persone, dando alla polizia e alle forze dell’ordine poteri eccessivi. Da allora ogni anno al primo luglio vi è una manifestazione che ricorda quell’evento.
Molte personalità democratiche del territorio ritengono che la legge voluta da Pechino decurterà le libertà civili della gente di Hong Kong. In più, tale legge verrà imposta dal governo centrale alla popolazione del territorio, cancellando forse per sempre l’idea fondamentale su cui si basava il ritorno di Hong Kong alla Cina, ossia “un Paese, due sistemi”, in cui Hong Kong poteva conservare il suo stile liberale di vita.
I commenti:
.Lee Cheuk-yan, sindacalista ed ex membro del Legco (il Parlamento di Hong Kong)
È la completa distruzione dell’autonomia di Hong Kong. Con la nuova legge, il Partito comunista cinese può creare un Ufficio locale per la sicurezza nazionale: segno che vuole assumere il pieno controllo degli affari cittadini.
Dennis Kwok, parlamentare filo democratico
Pechino sta uccidendo Hong Kong e usa il pretesto della lotta alla pandemia per impedire alle persone di protestare: per la città, è il giorno più triste dal suo ritorno sotto la sovranità cinese nel 1997.
Tanya Chan, esponente del Partito civico e portavoce del fronte pan-democratico
Oggi è il giorno più triste nella storia della città. I diritti e le libertà di cui godiamo a Hong Kong rappresentano un problema per il governo cinese, per questo pensa di eliminarli. Se Pechino schiererà propri addetti alla sicurezza nazionale, attivisti democratici e anti-governativi potrebbero essere fermati e portati in Cina.
Helena Wong, deputata del Partito democratico
La legge indebolisce l’esecutivo cittadino, dato che esso non sarà in grado di regolare l’operato delle Forze di sicurezza inviate da Pechino.
Jacky Hung, membro della Commissione Giustizia e pace della diocesi di Hong Kong
Siamo preoccupati del fatto che il provvedimento potrà essere usato per sopprimere la libertà religiosa: Hong Kong dovrebbe dotarsi del suffragio universale prima di adottare leggi sulla sicurezza nazionale.
Joshua Wong, attivista pro-democrazia
La Cina vuole prendersi tutto a Hong Kong, e annientare ogni legame della città con la comunità internazionale. Ma Demosisto (il partito indipendentista che Wong ha fondato nel 2016 con altri studenti) continuerà a lottare per l’approvazione dell’Hong Kong Human Rights and Democracy Act, anche se ciò potrebbe portare alla nostra incriminazione e annientamento.
Fonte: AsiaNews