5 ottobre 2020. Il 1°ottobre 2020, in occasione del 71°anniversario della fondazione della Repubblica popolare, attivisti di diversi gruppi di perseguitati hanno partecipato alla campagna “Resistere alla Cina”.
In tutto il mondo, rappresentanti degli uiguri, dei tibetani, degli abitanti della Mongolia del sud, di Hong Kong e di Taiwan hanno dato vita a pacifiche manifestazioni di protesta per rendere onore alle vittime della repressione cinese e chiedere il rispetto dei diritti fondamentali e della libertà di tutti i popoli perseguitati. Negli Stati Uniti, in Europa e in Asia, di persona o online, migliaia di persone hanno levato la loro voce contro gli abusi che la gente è costretta a sopportare sotto l’occupazione cinese.
Mentre a Hong Kong la polizia arrestava decine di manifestanti, in Europa esponenti delle organizzazioni tibetane e dei gruppi di sostegno alla causa del Tibet si sono riuniti in tutte le più importanti città per chiedere alla Cina di porre fine al regime autoritario del Partito contro libertà e democrazia. Manifestazioni si sono tenute a Bruxelles, Zurigo, Berlino, Monaco, Vienna e Milano dove, in Piazza Bonomelli, assieme all’Associazione Italia-Tibet, attivisti della Comunità Tibetana in Italia e dell’Associazione Donne Tibetane hanno protestato al grido di “No al Partito Comunista Cinese”, “Diritti e Libertà in Tibet, nella Mongolia interna, nello Xinjiang, a Hong Kong e Taiwan”. Tra gli oratori, assieme a Chodup Tsering, in rappresentanza della Comunità Tibetana, hanno preso la parola il presidente dell’Associazione Italia-Tibet, Claudio Cardelli, Marco Respinti, direttore responsabile di Bitter Winter e Paolo Pobbiati, ex presidente di Amnesty International Italia.
Alcune immagini della manifestazione: