Parlamentari europei chiedono il boicottaggio diplomatico dei Giochi Olimpici di Pechino

25 gennaio 2022. Nell’approssimarsi dell’inizio delle Olimpiadi Invernali di Pechino, 66 parlamentari hanno chiesto all’Unione Europea il boicottaggio diplomatico dei Giochi per il mancato rispetto dei diritti umani da parte della Cina.

I 66 parlamentari, sia europei sia nazionali, in rappresentanza di 16 paesi dell’Unione e di diversa espressione politica, hanno auspicato una presa di posizione comune dell’Europa e chiesto agli Stati membri di astenersi dal presenziare all’evento. In particolare, i firmatari della richiesta hanno ricordato come la Cina non abbia mantenuto le promesse fatte in materia di diritti umani quando le furono assegnati i Giochi Olimpici nel 2008. Al contrario, si è assistito in questi anni a un progressivo deterioramento della situazione, soprattutto in Tibet dove è cresciuta la repressione religiosa e sono stati progressivamente disconosciuti i diritti alla libertà di espressione e di associazione nonché qualsiasi forma di diritto in campo economico e sociale. L’appello congiunto per il boicottaggio diplomatico dei Giochi è stato caldeggiato da Wangchen Dhondup, l’ex prigioniero politico tibetano che per avere realizzato un documentario in cui chiedeva a suoi connazionali cosa pensassero dell’assegnazione a Pechino dei Giochi del 2008 fu condannato a scontare la pena di sei anni di carcere.

Ai Giochi invernali di Pechino 2022, che inizieranno il prossimo 4 febbraio, non parteciperanno rappresentanti ufficiali di Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda, Canada e Regno Unito. Boicottaggio per protestare contro la violazione dei diritti umani in Cina e che non coinvolge gli atleti. Il Giappone ha annunciato che non invierà funzionari governativi alle Olimpiadi ma saranno presenti i presidenti del comitato organizzatore olimpico Tokyo 2020 e del comitato olimpico giapponese.

Il Comitato olimpico internazionale, per bocca del suo Presidente Thomas Bach, ha invocato la sua “neutralità” sulla questione, rifiutandosi di commentare “decisioni puramente politiche” e soprattutto salutando l’assenza di un boicottaggio sportivo. In un’intervista rilasciata lo scorso dicembre 2021, Giovanni Malagò, Presidente del CONI, si è attenuto a quanto dichiarato da Bach: “Non ci deve essere strumentalizzazione del Giochi Olimpici e noi siamo aderenti a questa impostazione”.

 

Fonti: savetibet.eu – Agi – RaiNews

Ultim’ora:

Si è appreso in data odierna che anche il Portogallo ha annunciato che non invierà una propria rappresentanza politica alle cerimonie di apertura e chiusura del Giochi