22 marzo 2022.
Per la prima volta dal 2020, anno dell’inizio delle restrizioni dovute al Covid 19, il Dalai Lama ha pubblicamente incontrato i tibetani.
L’occasione si è presentata il 18 marzo quando Sua Santità si è recato allo Tsuglakhang, il principale tempio di Dharamsala, e ha dato un breve insegnamento sui Jataka, le vite anteriori del Buddha. La sua ultima apparizione in pubblico avvenne a Bodhgaya, nel gennaio 2020. Da allora lasciò la sua residenza solo nel marzo 2021 per recarsi al Delek Hospital dove gli fu inoculata la prima dose del vaccino anti virale.
Il Dalai Lama ha rassicurato il folto pubblico presente sulle sue condizioni di salute. “Sto invecchiando ma sono in buona salute” – ha dichiarato -. “Pensavo di dovermi recare a Dehli per una visita di controllo ma mi sento bene e quindi ho deciso di non andare. Durante l’inverno ero solito dare degli insegnamenti a Bodhgaya ma quest’anno ho preferito restare a Dharamsala e riposarmi. Ho un piccolo problema alle ginocchia ed è possibile che in futuro io debba fare uso di un bastone o di una sedia a rotelle ma penso che sarò tra voi almeno per altri dieci anni”.
Il Dalai Lama ha inoltre invitato i giovani a impegnarsi per la preservazione della lingua tibetana, sia scritta sia parlata, storicamente presente in tutte le tre regioni del Tibet. Importante altresì che si continui a praticare la religione. “L’incessante lotta dovuta alla situazione politica allontana i tibetani dalla religione – ha affermato -, ma Chenrezig è nel cuore di tutti i tibetani nel mondo e il buddhismo tibetano è seguito con attenzione sempre crescente anche in Cina”. Nel sottolineare la ricerca intellettuale e il pensiero critico alla base del buddhismo tibetano, ha esortato il pubblico presente ha proseguire in questa pratica, eredità spirituale degli studiosi e leader del passato.
Fonti: Tibetan Review – Phayul