13 marzo 2023.
Oltre 1000 persone tra tibetani ed europei proveniente da diversi paesi dell’Unione hanno preso parte il 10 marzo a Roma alla manifestazione “Europe stands for Tibet” organizzata
per commemorare l’insurrezione di Lasa del 10 marzo 1959.
Al momento del raduno, nei pressi del Colosseo, nuvole minacciose e gonfie di pioggia – fortunatamente dissolte dal vento romano – hanno accolto i partecipanti al corteo che, in un tripudio di bandiere, slogan e canti inneggianti alla libertà del Tibet si sono incamminati lungo i Fori Imperiali fino a raggiungere l’Altare della Patria dove era stato allestito un palco sul quale si sono succeduti i numerosi oratori. Erano presenti tra il pubblico i rappresentanti delle comunità tibetane di quattordici paesi europei che, alternando sentimenti di grande gioia e commozione pur nel dolore e nel senso di frustrazione di fronte al perdurare dell’omertoso silenzio di tanti governi, hanno seguito e condiviso i diversi momenti della giornata.
Hanno aperto la manifestazione le parole di Chodup Tsering, vicepresidente dalla Comunità tibetana in Italia, seguite dal vibrante e commovente discorso della presidente Tseten Longhini. Dopo il canto dell’inno nazionale tibetano si sono succedute sul palco la signora Dolma Tsering Theykhang, vice presidente del parlamento tibetano in esilio, e Thinley Chukki, rappresentante del Dalai Lama a Ginevra. Entrambe hanno sottolineato la grande importanza dell’incontro avvenuto il giorno 9 marzo al Senato della Repubblica dove era stato presentato alla stampa il nuovo Intergruppo parlamentare Italia Tibet presieduto dall’onorevole senatore Andrea De Priamo, a sua volta intervenuto tra gli oratori sul palco del 10 marzo . Hanno inoltre preso la parola Else Joseph, senatrice del parlamento francese, e l’onorevole Charles Thubten Gyatso, membro del parlamento tibetano in esilio.
Dopo l’intervento di Claudio Cardelli, presidente dell’associazione Italia-Tibet, hanno preso la parola il presidente dell’Unione Buddhista Italiana Filippo Scianna, il direttore dell’istituto Lama Tsong Kapa Valerio Talarico e il professor Michael van Walt van Praag, giurista internazionale e autore del libro “Tibet occupato, la storia, i diritti, i doveri dei nostri governi” presentato ufficialmente la mattina seguente all’hotel American Palace Eur alla presenza di oltre 60 soci dell’associazione Italia- Tibet. Gli interventi degli oratori sono stati inframmezzati da performance di vari artisti tibetani: i Rangzen Mashup con Dondhup Kelsang e Tsering Wangdu, le sorelle Serlha e Youlha Tawo e Loten Namling, questi ultimi accompagnati da Francesco e Ricky Cardelli.
Si è poi esibito Omar Pedrini che, accompagnato dai fratelli Cardelli e dallo stesso Claudio, ha concluso il suo show coinvolgendo Loten Namling e Filippo Scianna e ha trascinato il pubblico intonando un commovente “Give Peace a Chance”, un inno di speranza e di ottimismo guardando non solo al futuro del Tibet ma anche a quello di tutto il mondo martoriato da guerre, conflitti e tensioni.
Si può senz’altro affermare che questo 10 marzo a Roma sia stato davvero un successo soprattutto per la grande affluenza di tibetani, anche giovani, che hanno ancora una volta ha fatto capire al governo di Pechino che il popolo tibetano non è normalizzabile: la causa tibetana andrà avanti fino a che non sarà riconosciuto al popolo del Tibet il proprio diritto all’autodeterminazione.