Il 1°settembre a Dharamsala tre ONG tibetane hanno organizzato una manifestazione di protesta in segno di solidarietà con i popoli oppressi dal regime di Pechino.
Nel giorno del 74°anniversario della fondazione della Repubblica Popolare Cinese le organizzazioni tibetane Students for a Free Tibet, Tibetan Youth Congress e National Democratic Party hanno congiuntamente espresso la loro solidarietà agli attivisti del Tibet, del Turkestan orientale, di Hong Kong, della Mongolia del sud e di Taiwan denunciando le gravi violazioni dei diritti umani perpetrate dal governo cinese in ognuno dei paesi illegalmente occupati.
Sotto il governo di Xi Jinping gli Uiguri hanno visto moltiplicarsi i campi di concentramento, Hong Kong ha di fatto perduta la sua autonomia, in Tibet sono state istituite le scuole residenziali obbligatorie e attuato il prelievo in massa di campioni di DNA, una direttiva politica che discrimina i tibetani e dà al governo cinese il potere di incrementare gli abusi già ampiamente violati nel campo dei diritti umani. Le organizzazioni tibetane denunciano inoltre i continui tentativi di annullare l’identità nazionale tibetana annientandone la lingua e la religione. Secondo una graduatoria recentemente stilata, il Tibet è uno dei paesi meno liberi del mondo. Palese la politica di aggressione e intimidazione nei confronti di Taiwan.
Fonte: Phayul