Violento terremoto in Tibet. Comunicato di Penpa Tsering, Primo Ministro del governo tibetano in esilio

7 gennaio 2025.

L’amministrazione centrale tibetana (CTA) piange profondamente la perdita di vite umane e la diffusa distruzione causata dal terremoto di magnitudo 6,8 che ha colpito la regione di Dingri e le aree circostanti in Tibet questa mattina. Il CTA, insieme ai tibetani di tutto il mondo, esprime sentite condoglianze e preghiere a tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia devastante.

A partire dal pomeriggio di oggi i rapporti indicano che il terremoto ha causato 95 vittime, causando molti feriti e danni ingenti a proprietà e infrastrutture. Il CTA continua a monitorare da vicino la situazione all’interno del Tibet. In solidarietà con le vittime, il CTA, accanto ai tibetani a Dharamshala e dintorni, organizzerà un servizio di preghiera domani presso il tempio principale di Tsuglagkhang.

Riguardo al terremoto, Sikyong Penpa Tsering ha osservato: “Il Tibet è incline a terremoti a causa della sua posizione sul confine di collisione tra le placche tettoniche indiane ed euroasiatiche. Questa regione, parte della cintura sismica dell’Himalaya, sperimenta una significativa attività geologica mentre la placca indiana si spinge verso Nord sotto la placca euroasiatica, provocando eventi sismici.”

Sottolineando l’importanza della conservazione ecologica, il Sikyong ha sottolineato: “Il governo cinese deve prestare maggiore attenzione al fragile ambiente del Tibet. Non si tratta solo di proteggere l’ecologia del Tibet, ma anche di salvaguardare il benessere dei Paesi vicini come l’India e il resto dell’Asia. Inoltre, il piano cinese di costruire la più grande diga del mondo rappresenta una minaccia significativa per l’ambiente del Tibet e le regioni limitrofe. ”

Il Sikyong ha concluso esortando il governo cinese a dare priorità al futuro e ad adottare misure proattive per preservare l’ambiente unico del Tibet, che ha implicazioni di vasta portata per la regione e il mondo.