9 febbraio 2025.
Gyalo Dondhup, una delle figure principali della storia tibetana moderna e fratello maggiore di Sua Santità il Dalai Lama, si è spento ieri nella sua casa di Kalimpong, in India. Aveva 97 anni.
Nato a Taktser, nel Tibet orientale, lo stesso villaggio in cui nacque anche Sua Santità il Dalai Lama, Dhondup trascorse diversi anni di studio a Nanchino, in Cina. Dopo l’ascesa al potere del Partito comunista in Cina nel 1949 e alla successiva occupazione del Tibet si distinse a livello internazionale per il suo adoperarsi a favore della questione tibetana intraprendendo numerose iniziative volte a sostenere Sua Santità il Dalai Lama e il suo popolo. Il suo impegno è descritto nel libro di memorie intitolato “The Noodle Maker of Kalimpong”. (Nella foto: Gyalo Dondhup e il Dalai Lama in un incontro nel 2003)
Grazie al suo impegno, negli anni cinquanta la CIA si adoperò segretamente nel programma di assistenza alla resistenza tibetana contro l’occupazione comunista cinese del Tibet. In quegli anni Gyalo Dondhup si coordinò con il governo tibetano di Lhasa per affrontare la questione tibetana alle Nazioni Unite, impegno che portò all’approvazione di tre risoluzioni da parte dell’Assemblea Generale nel 1959, 1961 e 1965. Ebbe anche un ruolo diretto nel governo tibetano in esilio, occupandosi, negli anni Sessanta degli affari esteri e diventando presidente del Kashag all’inizio degli anni Novanta.
Alla fine degli anni Settanta, fu contattato dal governo cinese affinché comunicasse al Dalai Lama la volontà di Pechino di intraprendere dei colloqui. Il successivo suo incontro con il leader cinese Deng Xiaoping, nel 1979, diede inizio a una serie di contatti tra i tibetani e la leadership cinese. Trasmise a Sua Santità il Dalai Lama il messaggio in cui Deng affermava che “tranne l’indipendenza, tutte le altre questioni possono essere risolte attraverso le discussioni”. Su questa base iniziarono diversi colloqui tra gli inviati di Sua Santità il Dalai Lama e la leadership cinese e diverse delegazioni di studio tibetane si recarono in Cina. Da Dharamsala Dondhup intraprese diverse visite personali in Tibet e in Cina in qualità di emissario personale di Sua Santità il Dalai Lama.
Fonte: TSG-L