20 marzo 2025.
Il 18 marzo, secondo giorno della sessione di bilancio del 17° Parlamento tibetano in esilio, i deputati si sono concentrati sulle implicazioni derivanti dal congelamento dei fondi da parte degli Stati Uniti e sulle strategie per il conseguimento dell’autosufficienza finanziaria
Una parte significativa della discussione ha avuto come oggetto la necessità dell’autosufficienza finanziaria e alcuni parlamentari hanno esortato l’amministrazione a presentare piani concreti per il suo conseguimento. Tra i numerosi interventi, Geshe Lobsang Pende ha dichiarato: “Come leader eletti, dobbiamo sviluppare strategie per un governo autosufficiente. Per esempio, anziché limitarci a esortare la pubblica amministrazione a ridurre la dipendenza dagli aiuti, dobbiamo dare l’esempio, assicurandoci di non dare per scontati questi fondi e di considerare invece prioritaria la creazione di un’amministrazione autosufficiente”. In tono critico, il parlamentare Namgyal Dolkar si è così espresso: “Se da un lato sostenere l’autosufficienza è importante, dall’altro è necessario agire in modo concreto. Speravo che il Kashag avrebbe convocato una riunione d’emergenza per formulare una strategia chiara in risposta alla sospensione dei finanziamenti, rinunciando ad andare in visita agli insediamenti. Inoltre, ritengo che il Presidente non avrebbe dovuto limitarsi a inviare una lettera ufficiale alle competenti autorità americane ma avrebbe invece dovuto recarsi personalmente negli Stati Uniti per affrontare la questione ai massimi livelli”.
In risposta, Penpa Tsering Presidente dell’Amministrazione Centrale Tibetana, ha dichiarato che, all’indomani dell’emanazione della direttiva statunitense, il gabinetto si è ripetutamente confrontato con le parti interessate, tra cui il Dipartimento delle Finanze, l’Ufficio per il Tibet negli Stati Uniti e International Campaign for Tibet, con sede a Washington.
Alla luce della recente copertura mediatica relativa alla decisione degli Stati Uniti di cancellare l’83% dei programmi USAID, i tibetani e i loro sostenitori hanno espresso la loro preoccupazione sulle potenziali implicazioni circa la possibilità del popolo tibetano di proseguire la sua azione di incessante ricerca di libertà e giustizia. In risposta a queste preoccupazioni, il Presidente Penpa Tsering ha reso noto di avere ricevuto, in data 10 marzo 2025, una rassicurante lettera a firma del Segretario di Stato americano Marco Rubio in cui si riaffermava il fermo impegno degli Stati Uniti a difendere i diritti umani dei tibetani e a sostenerli nell’esercizio delle libertà fondamentali senza timore di persecuzioni, in pace e dignità.
In precedenza, il 1° marzo, in occasione del Capodanno tibetano, il Segretario Marco Rubio nell’esprimere, attraverso la piattaforma X, i propri auguri al presidente Penpa Tsering aveva ribadito il fermo impegno degli Stati Uniti alla causa tibetana. Il suo messaggio così recitava: “Losar Tashi Delek a tutti coloro che in tutto il mondo stanno festeggiando il Capodanno tibetano. Oggi celebriamo la forza e la perseveranza della comunità tibetana in tutto il mondo e riaffermiamo il nostro impegno per la conservazione del patrimonio culturale, linguistico e religioso dei tibetani”.
Fonti: Phayul – Tibet.net – TSG-L