18 dicembre 2011. I giorni scorsi, la scrittrice e blogger Tenzin Woeser ha dato notizia e fornito alcune immagini (nella foto un locale devastato) di un intollerabile episodio di violenza avvenuto a Chengdu, la capitale del Sichuan, all’interno dell’Istituto di Ingegneria Ferroviaria. Il 14 dicembre gli studenti cinesi hanno forzato i dormitori degli studenti tibetani, insultandoli, picchiandoli e sfasciando mobili e suppellettili al grido di “Colpisci i tibetani, assicurati un credito scolastico in più”.
Nemmeno l’arrivo di un migliaio di poliziotti, intervenuti con gas lacrimogeni, è servito a porre fine agli scontri. Almeno duecento ragazzi tibetani sono stati presi in ostaggio dagli studenti cinesi e molti sono finiti all’ospedale. Riferisce Tenzin Woeser nel suo blog (Invisible Tibet, in lingua cinese) che gli attacchi e le provocazioni si sono ripetuti il giorno seguente, nel refettorio della scuola, dove gli studenti han hanno cercato nuovamente la rissa vantandosi di “avere avuto la meglio sugli arroganti tibetani”.
Il racconto di Tenzin Woeser, una delle voci più critiche e spregiudicate nei confronti della politica cinese in Tibet e per questo motivo confinata agli arresti domiciliari a Pechino e tenuta sotto stretto controllo dalle autorità, è stato confermato il 16 dicembre da un articolo, pervenutoci in data odierna, apparso sul sito Chinadigitaltimes.net. La descrizione fatta dagli studenti di quanto avvenuto il 14 dicembre non ha bisogno di commenti: la stupidità parla da sé.
Si legge nel sito che la sera del 14 dicembre, gli studenti hanno mostrato quanto sono grandi. Tremila ragazzi dei dormitori 1 – 2 – 3, vestiti delle loro uniformi scolastiche, hanno circondato e attaccato i dormitori dei tibetani. Nella rissa che ne è seguita e che è durata tutta la notte, il dormitorio dei tibetani è stato distrutto, le porte e le finestre completamente divelte, come pure le aule. Alcuni studenti tibetani sono stati picchiati quanto basta per essere ricoverati all’ospedale. Gli han hanno persino distrutto le auto della polizia e degli insegnanti. Gli studenti han e quelli tibetani si odiano davvero: i tibetani sono così pieni di sé. La scorsa notte gli han hanno riportato una vittoria, il nostro motto era: “Colpisci i tibetani, assicurati un credito in più”.
Oggi a mezzogiorno (15 dicembre), gli studenti han si sono riuniti per il pranzo. Poi è arrivato il turno dei tibetani. Qualcuno ci ha avvisato della loro presenza e abbiamo ripreso ad attaccarli, tenendoli intrappolati nella caffetteria. Anche questa notte non si dormirà! Gli studenti han sono formidabili! Picchia I tibetani, indossa la tua uniforme e assicurati un credito in più.
Fonti: Chinadigitaltimes – Phayul