Dharamsala, 1 aprile 2012. Venerdì 30 marzo, attorno alle 12.30 (ora locale) altri due giovani monaci si sono immolati con il fuoco. E’ accaduto a Barkham, nella Prefettura Autonoma di Ngaba, (provincia cinese del Sichuan). Sono Tenpa Dhargyal, 22 anni, e Chime Palden, 21 anni. Entrambi risiedevano dal 2009 nel monastero di Gyalrong Tsodun Kirti, un istituto religioso che conta trecento monaci situato a 82 chilometri dalla città.
Appena si è diffusa la notizia della doppia immolazione, alcuni confratelli, su tre pulmini, hanno cercato di raggiungere Barkham ma la polizia cinese ha impedito loro di entrare in città, costringendoli a tornare indietro. I due monaci erano ancora vivi quando sono stati portati via dalle autorità che non hanno fatto sapere dove li hanno ricoverati. La polizia ha messo in stato di fermo coloro che hanno assistito al gesto. La città è stata blindata dalle autorità governative per evitare manifestazioni da parte della popolazione.
Tenpa e Chime erano nati entrambi nel villaggio di Khorlachang, Contea di Barkham, Predettura Autonoma Tibetana di Ngaba, nella provincia del Sichuan. Tenpa Dargyal aveva fatto parte, dal 2003 al 2009, del monastero di Kirti che aveva poi lasciato per proseguire gli studi al monastero di Tsodun. Chime Palden, nel 2009, aveva studiato per alcuni mesi presso il monastero di Kirti ma nel 2010, mentre si stava recando a Lhasa, era stato fermato e punito con trenta giorni di carcere in quanto la polizia aveva trovato sul suo telefono cellulare una fotografia del Dalai Lama, quella della bandiera tibetana e la canzone “Unità”, del cantante tibetano Sherten.
A Dharamsala, il 31 marzo, migliaia di tibetani hanno reso omaggio alla salma di Jamphel Jeshi, immolatosi a Delhi il 27 marzo. Il suo corpo, avvolto nella bandiera tibetana è stato portato nello Tsuglagkhang, il tempio principale, per il servizio funebre officiato dal Tibetan Youth Congress alla presenza dell’Amministrazione Centrale Tibetana.
Fonte: Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia