SUA SANTITA’ IL DALAI LAMA IN ITALIA. MILANO GLI NEGA LA CITTADINANZA ONORARIA

Dalai_Lama-aprile_201122 giugno 2011. Sua Santità il Dalai Lama sarà in Italia dal 24 al 28 giugno. La mattina del 24 giugno si recherà a Mirandola, uno dei comuni maggiormente devastati dal terremoto che ha colpito l’Emilia-Romagna, dove reciterà una preghiera speciale per le vittime del sisma, i loro famigliari e i senzatetto. Nel dare la notizia, l’Ufficio del Tibet di Ginevra ha fatto sapere che quando la prima scossa di terremoto ha colpito la regione, il 20 maggio, Sua Santità il Dalai Lama ha immediatamente scritto al primo ministro italiano Mario Monti esprimendo tutto il suo dolore per la perdita di vite umane, per i danni e per le migliaia di persone colpite. Sua Santità ha donato 50.000 dollari alla Croce Rossa Italiana della regione Emilia-Romagna per le operazioni di soccorso.

Nel pomeriggio del 24 giugno il Dalai Lama si recherà in Lucania. A Matera parteciperà a una conferenza pubblica assieme ad altri due Nobel per la Pace: Betty Williams e Rigoberta Manchu. Visiterà la costruenda “Città della Pace”, il progetto di accoglienza fortemente voluto dal Premio Nobel Betty Williams e finanziato dalla Regione Basilicata, che in parte già accoglie famiglie e minori in fuga da Paesi in guerra o dalla miseria. La “Città della Pace” è costituita da strutture, sia residenziali che ricreative realizzate a Sant’Arcangelo di Potenza e a Scanzano Jonico.

Dal 26 al 28 giugno il Dalai Lama sarà a Milano dove, su invito del Centro Ghe Pel Ling, terrà alcuni importanti insegnamenti buddisti al Mediolanum Forum di Assago.

Il Comune di Milano nega la cittadinanza onoraria al Dalai Lama

 

Al termine di un poco edificante susseguirsi di esitazioni e rinvii, il Comune di Milano piegandosi al ricatto di Pechino che aveva minacciato di interrompere i rapporti con la città per tre anni e, di conseguenza, di annullare la sua presenza all’Expo 2015, ha diplomaticamente deciso nella giornata di ieri di “rinviare” ogni decisione circa il conferimento al Dalai Lama della cittadinanza onoraria. Tradotto in termini chiari, il Comune di Milano non conferirà la cittadinanza onoraria al Dalai Lama. Il Sindaco Pisapia ha fatto sapere che Sua Santità sarà ricevuto a Palazzo Marino.

Su questo ennesimo, avvilente episodio l’Associazione Italia-Tibet ha diramanto il seguente comunicato stampa:

COMUNICATO DELL’ASSOCIAZIONE ITALIA-TIBET

L’Associazione Italia-Tibet esprime il proprio rammarico per il mancato conferimento della cittadinanza onoraria di Milano a Sua Santità il Dalai Lama. La decisione conferma ancora una volta l’incapacità e la totale mancanza di volontà della municipalità milanese e dello stesso governo della Repubblica a non piegarsi all’ennesimo ricatto di Pechino. Le minacce di ritorsione, il più delle volte senza seguito, che puntualmente precedono e accompagnano ogni incontro del Dalai Lama nelle sue visite all’estero sembrano produrre un devastante black out sull’autonomia decisionale delle istituzioni e sulla stessa sovranità degli stati che si piegano alla logica dell’interesse economico e si genuflettono di fronte a chi ritengono potente.

Delle fiamme che hanno trasformato in torce umane i quaranta tibetani che, in Tibet, si sono dati fuoco in segno di estrema protesta contro i soprusi e le vessazioni del governo della Repubblica Popolare, nemmeno una scintilla sembra essere arrivata al Consiglio Comunale di Milano.

Il Dalai Lama non è un collezionista di cittadinanze onorarie e può fare sicuramente a meno di un riconoscimento strappato in un clima così penoso. Nel corso della sua vita Sua Santità ha ricevuto i più prestigiosi riconoscimenti, dal Nobel per la Pace alla medaglia del Congresso Americano e in Italia, così come in tutto il mondo, importanti città hanno conferito a Sua Santità la loro massima onorificenza senza piegarsi alle scontate e rituali pressioni cinesi. Milano sta ora cercando di rimediare, con mossa molto discutibile, invitando il Dalai Lama a parlare in consiglio comunale. Un “contentino” umiliante e inaccettabile.

Sappiamo che Sua Santità ha sempre reagito con garbo e gentilezza di Sua Santità  a questi episodi. Sicuramente il Dalai Lama, come spesso ama ripetere, non vorrà “creare imbarazzi”.

Noi, a nome di tanti soci e amici che si sono espressi in questo senso e per nostra profonda convinzione, pensiamo che Sua Santità non dovrebbe andare a parlare a Palazzo Marino.  Così facendo non creerà imbarazzi e toglierà definitivamente il Comune di Milano dagli impicci lasciandolo solo a godersi il compiacimento dell’ambasciatore cinese e della Farnesina assieme allo sdegno dei suoi cittadini.  Riteniamo che il Dalai Lama debba proseguire sereno la sua visita in Italia tra i terremotati che lo attendono a Mirandola con grande simpatia e speranza e tra i veri amici del Tibet, che ascolteranno i suoi insegnamenti e gli faranno sentire  tutto il sostegno e l’amicizia per il suo travagliato popolo. Queste sono le persone su cui il Tibet potrà sempre contare.

 

Associazione Italia-Tibet

22 giugno 2012