9 luglio 2013. Il 6 luglio un monaco tibetano è morto e almeno altri sei sono rimasti gravemente feriti dopo che le forze di sicurezza cinesi hanno aperto il fuoco su alcune centinaia di tibetani riuniti in preghiera sulla montagna sacra di Machen Pomra per celebrare il 78° compleanno del Dalai Lama. E’ accaduto a Tawu, prefettura di Kardze, nella regione del Kham.
Le forze di sicurezza della Polizia Armata Paramilitare (PAP) li stavano aspettando sulla montagna. Molti sono tornati indietro ma altri hanno dato inizio alle preghiere e si ritiene che abbiano potuto eseguire i rituali celebrativi. Non è chiaro come si siano svolti i fatti ma è certo che le forze di sicurezza cinesi hanno aperto il fuoco sulla folla inerme: i feriti gravi sono almeno due di cui uno, colpito alla testa, uno risponde al nome di Tashi Sonam (nella foto la sua agghiacciante ferita), un monaco del monastero di Nyatso. Lacrimogeni e pallottole di gomma sono stati lanciati contro la folla. Ferito anche Jangchup Dorjee, fratello di Palden Choetso, il monaco immolatotosi a Tawu nel novembre 2011. Molti dei feriti non sono ancora stati identificati. Interrogato su quanto era accaduto, il Ministro degli Esteri cinese ha dichiarato di non essere a conoscenza dei fatti.
La notte del 6 luglio 17 persone sono state arrestate e poi rilasciate grazie all’intervento presso le autorità della regione dell’abate del monastero di Nyatso. La sparatoria del 6 luglio contro la folla inerme segna il secondo episodio di intervento armato della polizia cinese dopo quello avvenuto a Drango lo scorso mese di gennaio quando due tibetani furono uccisi e una trentina feriti.
Fonte: Tibet Network