Dharamsala, 19 dicembre 2013. Tsuiltrim Gyatso, quarantadue anni, un monaco del monastero di Amchok, Contea di Sangchu, regione dell’Amdo, si è autoimmolato oggi attorno alle 14.30, ora locale. La foto pervenuta mostra Tsuiltrim a terra, il corpo ancora in fiamme. La sua morte è stata confermata. I suoi resti sono stati portati all’interno del monastero dove circa 400 monaci stanno officiando i rituali funebri. Non sono pervenute al momento altre notizie.
Tsuiltrim Gyatso è il 125° tibetano deceduto all’interno del Tibet dal 2009. Nell’ottobre 2012, nella Contea di Sangchu, si autoimmolarono quattro tibetani nell’arco di una sola settimana.
E’ giunta oggi notizia che uno dei monaci del monastero di Tarmoe, nella Contea di Driru, arrestati a Lhasa il 23 novembre, è stato torturato a morte dalla polizia. Il suo corpo è stato restituito alla famiglia il 17 dicembre. Il Centro Tibetano per i Diritti Umani e la Democrazia ha confermato che Ngawang Jamyang, quarantacinque anni, è deceduto in carcere a meno di un mese dal suo arresto. Assieme ad altri due monaci era stato fermato a Lhasa dove si era recato per l’annuale periodo di vacanza. Nel 2008 era stato condannato a due anni di carcere con l’accusa di “collusione con le forze separatiste”. Il suo corpo è stato cremato a Lhasa, nelle vicinanze del monastero di Sera. Non si conoscono le sorti dei suoi compagni.
Fonte: Phayul