PECHINO: SOTTO PROCESSO ALTRI ATTIVISTI CINESI. HU ZHIJONG CONDANNATO A 4 ANNI DI CARCERE

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29 gennaio 2014. Le autorità cinesi hanno messo sotto processo quattro attivisti membri del Movimento dei Nuovi Cittadini. La decisione è stata presa il 27 gennaio all’indomani della condanna a quattro anni di reclusione inflitta a Xu, il fondatore del Movimento.  Al pari di Xu, anche Ding Jiaxi, Li Wei, Zhang Baocheng, eYuan Dong sono processati per “disturbo dell’ordine in luogo pubblico”.

Avvocati ed esperti nel campo dei diritti civili sono concordi nell’affermare che questi processi sono un chiaro indizio del peggioramento del clima politico in atto in Cina. Tang Jitiang e Teng Biao, rispettivamente avvocato e studioso di questioni legali a Pechino, affermano che i processi, del tutto senza fondamento, sono frutto di una decisione politica presa dall’alto, nella convinzione che il pugno di ferro contro qualsiasi espressione di dissidenza sia necessario.

Dopo essere stato costretto agli arresti domiciliari per un settimana, è stato fermato per 24 ore e poi rilasciato Hu Jia (nella foto), l’attivista cinese per i diritti umani, amico di Xu Zhijong e sostenitore del Movimento dei Nuovi Cittadini. Hu Jia, arrestato nel 2008 con l’accusa di sovversione – l’Unione Europea gli conferì il prestigioso Premio Sackharov provocando furibonde reazioni da parte della Cina – e liberato tre anni dopo, ha raccontato di essere stato minuziosamente interrogato circa le attività da lui svolte negli ultimi mesi, i suoi legami con il Movimento e il suo coinvolgimento nell’organizzazione di eventuali manifestazioni in vista del 25° anniversario della strage di Piazza Tienanmen del 1989. “Penso che molto probabilmente finirò in prigione per la seconda volta con l’accusa di incitamento alla sovversione dell’ordine dello stato”, ha dichiarato Hu.

Da anni Hu Jia è uno dei più noti attivisti cinesi nel campo dei diritti umani. Ha denunciato gli abusi delle autorità governative, il degrado dell’ambiente e il degrado degli ammalati di AIDS. Si è inoltre battuto affinché fossero resi noti i patrimoni personali dei dirigenti cinesi e dei loro famigliari.

Fonte: Radio Free Asia