IL SUMMIT DEI PREMI NOBEL PER LA PACE TRASFERITO A ROMA

Dalai_Lama_VictoryCOMUNICATO STAMPA DEL TIBETAN NATIONAL CONGRESS

7 novembre 2014. Pubblichiamo il comunicato stampa con il quale il Tibetan National Congress ha annunciato il trasferimento del Summit dei Premi Nobel per la Pace a Roma. Un importante successo, al quale l’Associazione Italia-Tibet ha dato il suo contributo in termini di promozione, diffusione capillare e raccolta di numerosissime firme per la petizione. Aspettiamo con grande gioia Sua Santità il Dalai Lama a Roma insieme a tutti gli altri Premi Nobel per la Pace.

COMUNICATO STAMPA DEL TIBETAN NATIONAL CONGRESS

I tibetani applaudono al trasferimento a Roma del Summit dei Premi Nobel per la Pace, dopo che lo stesso Summit era stato annullato a causa della controversia sorta a proposito del visto del Dalai Lama.

Il trasferimento della sede avviene dopo che i Premi Nobel per la Pace avevano deciso di boicottare il Summit di Cape Town a causa del rifiuto della concessione del visto al Dalai Lama. Il Tibetan National Congress ha portato avanti una campagna di un mese con cui ha chiesto il trasferimento del Summit a Roma.

Il 14° Summit mondiale dei Premi Nobel per la Pace doveva tenersi a Cape Town, in Sud Africa, nel mese di ottobre del 2014 ma è stato in seguito annullato dopo che molti premi Nobel per la Pace hanno rinunciato a parteciparvi in quanto il governo del Sud Africa, piegandosi alle pressioni della Cina, aveva negato il visto d’ingresso al Dalai Lama.

Il Summit si terrà adesso a Roma dal 12 al 14 dicembre. Roma è la città dove il Summit si è tenuto per la prima volta e nelle successive sette edizioni. Roma è anche la sede del Segretariato del Summit. Tale Segretariato permanente del Summit dei Premi Nobel per la Pace deve ancora dare l’annuncio ufficiale. Ma un invito formale a Sua Santità il Dalai Lama – che è un cittadino onorario della città di Roma – è stato accettato.

Il Tibetan National Congress, un partito politico tibetano indipendente, esprime la propria profonda gratitudine ai Premi Nobel e al Segretariato. “Questa è una grande vittoria per la giustizia e per la pace” ha affermato Jigme Ugen, presidente del Tibetan National Congress. “Ringraziamo gli esimi premi Nobel e il Segretariato per essersi schierati dalla parte della giustizia. Questo trasferimento di sede permette a Sua Santità il Dalai Lama di partecipare al Summit e permette allo stesso Summit di evitare l’irreparabile onta di avere accettato la censura del governo cinese, il solo regime al mondo che tiene oggi in carcere un Premio Nobel per la Pace”.

Domani, membri del Tibetan National Congress – Europa, visiteranno gli uffici del Segretariato permanente e del Sindaco di Roma per offrire loro i tradizionali khatak [le sciarpe bianche votive].

Il Tibetan National Congress ha anche ringraziato le più di 10.000 persone che hanno firmato la sua petizione lanciata all’inizio di settembre, nella quale si chiedeva con rispetto ai Premi Nobel per la Pace di boicottare il Summit e trasferirlo in una sede dove il governo non avrebbe censurato le voci dei partecipanti. Tra i firmatari di questa campagna “Boicotta o Trasferisci” c’erano importanti leader politici di sei Paesi, dissidenti, giuristi, musicisti e artisti di tutto il mondo.

Il 24 settembre, il direttore esecutivo della Fondazione F.W. de Klerk, uno degli organizzatori del Summit in Sud Africa, ha contattato il Tibetan National Congress dicendogli che la campagna messa in atto “potrebbe portare alla cancellazione del Summit”. Il Tibetan National Congress ha espresso la sua ferma convinzione che il trasferimento della sede del Summit avrebbe dimostrato che Pechino e i suoi alleati non possono dettare le condizioni a una riunione di Premi Nobel. In un comunicato stampa globalmente distribuito attraverso PR Newswire il 2 ottobre, il Tibetan National Congress ha suggerito Roma come sede alternativa del Summit e, nell’ultimo mese, ha portato avanti una campagna per il trasferimento dello stesso Summit in questa città.

“Il trasferimento del Summit a Roma costituisce una prova della forza degli ideali universali di libertà che Sua Santità il Dalai Lama da sempre sostiene, ed è una dimostrazione del potere delle azioni collettive per resistere al bullismo del governo cinese” ha affermato Jigme Ugen. “Inoltre, noi appoggiamo con forza l’idea di organizzare un futuro Summit a Cape Town, una volta che il governo del Sud Africa porrà gli interessi del proprio popolo al di sopra di quelli del regime di Pechino” ha aggiunto Jigme Ugen.

Contatti per i media

Europa: Tenam – 011 33 6 33 699099

USA: Jigme Ugen – 612 812 5846

Il Tibetan National Congress è un movimento politico per la libertà, costituitosi come movimento democratico, non settario, non regionalistico e pan-tibetano che aspira a raggiungere l’obiettivo finale del ripristino di uno stato nazionale tibetano sovrano e indipendente.

7 novembre 2014