PROSSIMA LA DESIGNAZIONE DELLA CITTA’ SEDE DEI GIOCHI OLIMPICI INVERNALI DEL 2022. CANDIDATE ALMATY E PECHINO

cerchi-olimpici18 febbraio 2015. Il 31 luglio 2015, a Kuala Lumpur, il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) renderà noto il nome della città designata ad ospitare i XXIX Giochi Olimpici Invernali del 2022. Dopo la rinuncia di Stoccolma, Cracovia, Davos e Saint Moritz che, soprattutto per motivi economici, hanno ritirato la propria candidatura, il Comitato Olimpico sarà chiamato a scegliere tra due città asiatiche: Almaty, la capitale commerciale del Kazakistan, e Pechino.

Una delegazione del CIO ha iniziato il 13 febbraio una visita di cinque giorni alla città kazaka per la verifica dei requisiti necessari allo svolgimento delle Olimpiadi e delle para-olimpiadi invernali. La delegazione visiterà Pechino dal 24 al 28 marzo 2015. Il 5 novembre 2013 il Comitato Olimpico Cinese aveva deciso di candidare la città di Pechino assieme a Zhangjiakou, una cittadina situata nel nord ovest della provincia di Habei.

Nell’approssimarsi di questa visita, i tibetani e i loro sostenitori hanno chiesto al Comitato Olimpico Internazionale di tenere in considerazione l’evidente violazione dei diritti umani in Tibet. Tenzin Jigdel, coordinatore di International Tibet Network ha dichiarato che le Olimpiadi del 2008, assegnate a Pechino, non solo non hanno portato alcun miglioramento nel campo dei diritti umani ma, al contrario, la situazione è peggiorata. “Sembra che il CIO abbia ciecamente creduto che, dopo il 2008, la situazione sarebbe migliorata. Ha sbagliato e speriamo sia abbastanza accorto da non commettere ancora lo stesso errore”.

Nel 2008, l’anno delle Olimpiadi di Pechino, tutto il Tibet fu teatro di imponenti manifestazioni di protesta, duramente represse, contro il regime cinese. “La repressione in Tibet e le campagne promosse dagli attivisti di tutto il mondo hanno fatto capire al Comitato Olimpico che le Olimpiadi non possono non tenere conto di quanto avviene nel paese ospitante”, ha dichiarato Alistair Currie, rappresentate del gruppo Free Tibet, nel Regno Unito. “Pechino ha dimostrato di non essere degna di ospitare i Giochi e Almaty deve dimostrare di meritarli”.

Fonte: Phayul – ITN