TIBET: UNA MONACA TIBETANA SI AUTOIMMOLA A KARDZE

Khando10 aprile 2015. Yeshi Khando, una monaca tibetana di 42 anni si è data la morte con il fuoco ieri, 9 aprile, nella Contea di Kardze. Invocando il ritorno in Tibet del Dalai Lama, pregando per la sua lunga vita e chiedendo la libertà per il suo paese, si è cosparsa di benzina e si è data fuoco.

Nel volgere di pochi minuti la polizia è arrivata e ha spento le fiamme con gli estintori. I famigliari di Yeshi Khando sono stati convocati alla stazione di polizia ma non è stato loro consegnato il corpo né sono loro state fornite notizie sulle sue condizioni fisiche. L’eventualità che possa essere sopravvissuta non è stata confermata ma testimoni oculari hanno fatto sapere che la sopravvivenza di Khando è altamente improbabile a causa delle gravi ustioni che ricoprivano il suo corpo nel momento in cui è stata portata via dalla polizia.

Yeshi Khando, nata nel villaggio di Graksur, nella Contea di Drango, apparteneva al monastero di Jhomo, a Kardze. Con la sua autoimmolazione sale a 138 il numero dei tibetani che si sono autoimmolati dal 2009 all’interno del Tibet in segno di protesta per l’occupazione del paese da parte della Cina.

Nella notte tra il 4 e il 5 marzo era deceduta Norchuk, una nomade tibetana di 47 anni, immolatasi con il fuoco nella Contea di Ngaba.

Fonte: Phayul