10 marzo 2016. Si è svolta a Milano il 10 marzo la manifestazione commemorativa del 57° anniversario dell’Insurrezione Nazionale di Lhasa avvenuta il 10 marzo 1959, quando i tibetani reagirono con un’aperta rivolta all’invasione e all’occupazione del Tibet da parte della Cina. L’Esercito di Liberazione Popolare stroncò l’insurrezione con estrema brutalità uccidendo, tra il marzo e l’ottobre di quell’anno, nel solo Tibet centrale, più di 87.000 civili.
Da allora ogni anno il 10 marzo i tibetani e i loro sostenitori ricordano e celebrano quella data auspicando che il Tibet possa riconquistare la libertà perduta. Nonostante i cinquantasette anni ormai trascorsi dall’Insurrezione Nazionale e l’assenza di ogni pur piccola apertura da parte del governo di Pechino, i tibetani all’interno del Paese e nella diaspora non cessano di battersi per i loro diritti sacrificando le loro stesse vite nella speranza, finora purtroppo vana, che il loro appello sia ascoltato.
La manifestazione di Milano, organizzata dalla Comunità Tibetana in Italia, dall’Associazione Italia-Tibet e dall’Associazione Donne Tibetane in Italia, con la partecipazione di molti tibetani e sostenitori della causa del Tibet, ha voluto ricordare l’insurrezione popolare del 1959 e al contempo rendere omaggio a tutti gli eroi tibetani che dal 2009 hanno sacrificato la propria vita immolandosi con il fuoco per la libertà del loro paese. Tra le bandiere tibetane e i numerosi cartelli con la richiesta di liberazione dei prigionieri politici, del riconoscimento della libertà di religione e del rispetto dei diritti umani, spiccava un grande poster con le immagini degli ultimi due giovanissimi martiri, Kalsang Wangdu e Dorjee Tsering, immolatisi il 29 febbraio rispettivamente in Tibet e in India. Il loro gesto e la loro giovanissima età hanno suscitato grande commozione in tutti noi, sgomenti di fronte a tanto coraggio e increduli di fronte al silenzio o al tardivo intervento dei media pur nella complessità della situazione internazionale.
In Piazza della Scala, dopo gli interventi di Chodup Tchirin Lama, presidente della Comunità Tibetana a Milano e del presidente dell’Associazione Italia-Tibet, Claudio Cardelli, è stata data lettura del discorso tenuto a Dharamsala da Lobsang Sangay, leader del governo tibetano in esilio. Una delegazione composta da Chodup Tchiring Lama, da Claudio Cardelli e da alcuni membri del direttivo dell’Associazione Italia-Tibet è stata ricevuta a Palazzo Marino dai vice presidenti del Consiglio comunale Luca Lepore e Riccardo De Corato e dal consigliere Maria Risaria Iardino ai quali è stato consegnato un documento nel quale sono argomentate le ragioni alla base della lotta del popolo tibetano e si esprime preoccupazione per le aperture di credito concesse da Bruxelles al regime di Pechino.
Documento presentato al Comune di Milano
Proponiamo ai lettori alcune immagini della manifestazione e un breve video pubblicato sul sito radioradicale.it con i momenti più salienti della manifestazione.