Oltre 2000 monache costrette ad abbandonare il Centro Studi di Larung Gar

larung-gar56 ottobre 2016. Le autorità cinesi della Contea di Serthar hanno forzatamente costretto oltre duemila monache ad abbandonare il Centro di Studi Buddisti di Larung Gar di cui è in corso la sistematica distruzione per volontà delle autorità cinesi.

Un video postato sui social media il 30 settembre mostra le immagini delle monache che, costrette ad abbandonare Larung Gar, salgono sugli autobus predisposti dalle autorità governative. Alcune, in attesa di partire, piangono e pregano. Alcune fonti riferiscono che queste monache sono originarie di Lhasa o dei suoi dintorni e che “ad eccezione di cento religiosi ai quali è concesso di proseguire gli studi presso il Centro, tutti i monaci e le monache di Lhasa sono già stati espulsi”. Sembra che ora sia la volta dei religiosi provenienti dalle province del Qinghai, del Gansu e dello Yunnan.

Radio Free Asia riferisce inoltre che sono già stati allontanati dal Centro oltre mille tra monaci e monache impiegati all’interno dell’Istituto e che, vessati dalle richieste delle autorità cinesi, gli stessi dirigenti del monastero abbiano garantito alle monache che lasceranno volontariamente l’Istituto la possibilità di proseguire i loro studi in altre località.

I funzionari cinesi hanno fatto sapere alle famiglie dei religiosi che, se i loro congiunti non ubbidiranno alle ingiunzioni governative, perderanno i sussidi governativi. Hanno inoltre proibito ai monaci di Larung Gar di costruire nuovi insediamenti.

I lavori di demolizione del Centro di Studi Buddisti sono iniziati lo scorso 20 luglio. Le autorità cinesi hanno deciso che il numero delle persone ospitate a Larung Gar debba ridursi, entro il 30 settembre 2017, dalle attuali 10.000 unità a non più di 5000. Il Centro di Studi Buddisti di Larung Gar è la più grande scuola filosofica del Tibet, frequentata da monaci, monache e studenti laici di origine tibetana, cinese e di molti altri paesi asiatici. Il monastero, fondato nel 1980 da Khenpo Jigme Phuntsok, si trova nella Contea di Serthar, Prefettura Autonoma Tibetana di Kardze, nella Regione del Kham, a un’altezza di 4000 metri. Non potendo sopportare il dolore per la distruzione del Centro, tre giovani monache si sono tolte la vita: Rinzin Dolma si è impiccata il 20 luglio, Sengma e Tsering Dolma hanno scelto la morte il 17 agosto.

Fonti: Phayul – Radio Free Asia