Xi Jinping cementa il suo potere: nessun “delfino” nel nuovo Politburo

25 ottobre 2017

(Huffpost). Il presidente cinese Xi Jinping ha ricevuto un secondo mandato di cinque anni come leader del Partito comunista cinese. E molto probabilmente al termine di questo mandato ne seguirà un altro, dato che Xi non ha inserito nel Comitato permanente del Politburo nessun “delfino” destinato a succedergli.

Il Comitato permanente, presentato a ranghi completi alla stampa nazionale ed estera, mantiene la composizione a sette membri. Oltre a Xi, resta il premier Li Keqiang, mentre entrano Li Zhanshu, Wang Yang, Wang Huning, Zhao Leji e Han Zheng (capo del Pcc di Shanghai). Mancano rappresentanti della sesta generazione e quindi il potenziale “delfino” destinato a prendere tra cinque anni la guida del Partito e dello Stato.

L’assenza di un erede – come era ormai da tradizione – indica la volontà di Xi di continuare a guidare la seconda economia più grande del mondo anche dopo il 2022, rompendo così un’altra tradizione non scritta – quella per cui nella storia recente i leader cinesi hanno servito il Paese per non più di dieci anni. Ma Xi sembra avere ambizioni più grandi, come mostra anche l’inserimento della dottrina che porta il suo nome nella Carta del partito (un onore riservato, mentre era ancora in vita, solo a Mao Zedong).

“Continueremo nei nostri sforzi per raggiungere gli obiettivi per una Cina più prospera”, ha dichiarato Xi alla Grande Sala del Popolo, nel centro di Pechino, a fianco dei nuovi leader del Pcc. “Nessuno deve essere lasciato indietro”, ha proseguito. “Non ho dubbi che gli standard di vita della popolazione miglioreranno anno dopo anno”. Xi ha sottolineato che “le aspirazioni delle gente devono restare sempre al centro dei nostri sforzi”. Nel suo discorso Xi ha toccato anche il tema della sua, per altro scontata, rielezione al vertice del Partito. “La conferma a segretario generale non è solo un’approvazione del mio lavoro, ma anche un incoraggiamento che mi sprona ad andare avanti. In questo contesto dobbiamo avere un nuovo stile e, ancora più importante, definire nuovi obiettivi”.

Di nuovo, però, il nuovo Comitato permanente del Politburo ha ben poco. I suoi membri, infatti, sono tutti sulla sessantina e tra cinque anni saranno già vicini all’età informale del pensionamento (68 anni). Tutti sono poco noti al di fuori della Cina e nessuno brilla per particolari qualità politiche. “Xi jinping non vuole condividere il potere. Non vuole nessuno che gli tenga il fiato sul collo preparando la successione”, ha detto all’Afp Jean-Pierre Cabestan, specialista di Cina all’università battista di Hong Kong. “Vuole tenere tutti sotto pressione e godersi il potere per altri cinque-dieci anni senza avere le mani legate”.

Di Giulia Berardelli

Huffpost 25 ottobre 2017