Dharamsala, 7 dicembre 2009. Yakyi Dolma, trentatré anni, una monaca tibetana arrestata il 24 marzo 2009 dopo aver inscenato una manifestazione di protesta nella piazza del mercato di Kardze, assieme a una consorella, la monaca Sonam Yangchen, è morta nell’ospedale di Chengdu. Lanciando in aria dei volantini in cui chiedeva l’indipendenza del proprio paese, Yakyi e Sonam gridavano: “Via la Cina dal Tibet – Vogliamo il ritorno del Dalai Lama – Basta con le persecuzioni religiose”. Una cinquantina di soldati le hanno circondate e brutalmente picchiate prima di caricarle su una camionetta. Nella notte, le autorità locali hanno fatto irruzione nell’ abitazione di Yankyi Dolma e sequestrato alcune foto del Dalai Lama. La polizia ha interrogato a lungo i suoi genitori e il fratello, accusandoli di “avere contatti con le forze separatiste del Dalai Lama”.
Yankyi è comparsa di fronte alla Corte del Popolo di Kardze il 24 agosto 2009. Non si hanno notizie circa la sentenza.
Si teme che la sua morte sia stata causata dalle ferite riportate a seguito delle percosse e dalle torture che le sono state inflitte in prigione. Tenzin Choeying, del gruppo Students for a Free Tibet – India, ha dichiarato: “I soldati cinsi l’hanno picchiata senza pietà in pieno giorno, al mercato di Kardze. Possiamo ben immaginare cosa ha dovuto subire dietro le porte chiuse del carcere”.
Fonte: Phayul