12 novembre 2018. E’ purtroppo giunta conferma della morte di Dhorbo, un ragazzo tibetano che il 4 novembre si è dato la morte con il fuoco nella Contea di Ngaba.
Dhorbo, un giovane di soli ventitré anni originario del villaggio di Jakorma, nella Contea di Ngaba, regione dell”Amdo, si è cosparso di benzina e si è dato fuoco gridando: “Possa il Dalai Lama vivere a lungo”! e “Speriamo ci sia presto concesso di vedere il suo prezioso volto”! A cause delle gravissime ustioni riportate è deceduto all’istante. Non sappiamo dove siano stati portati i suoi resti: sulla base di quanto recentemente avvenuto dopo molti casi di autoimmolazione, si ipotizza che le autorità cinesi abbiano portato via il corpo carbonizzato per impedire la diffusione della notizia di questo nuovo episodio di protesta. I famigliari non potranno celebrarne le esequie ed è altamente probabile che subiranno ritorsioni e interrogatori.
Dhorbo è il 41° tibetano a dare la sua vita nella regione di Ngaba per la libertà del Tibet. Il primo a togliersi la vita con il fuoco a Ngaba fu Tapey, un monaco del monastero di Kirti, che nel febbraio 2009 si diede fuoco nella centrale via del mercato, la strada principale della città, ormai tristemente ribattezzata “la Via dei Martiri” e divenuta teatro della maggior parte dei gesti di estrema protesta compiuti nel corso degli anni da uomini e donne di qualsiasi età, religiosi e laici. Con la morte di Dhopo sale a 154 il numero degli eroi tibetani che dal 2009 si sono autoimmolati all’interno del Tibet occupato.
Fonte: Dipartimento Informazioni e Relazioni Internazionali, Dharamsala