Con la raccolta di “selezionati”materiali d’archivio, la Cina cerca di provare la sua sovranità sul Tibet

Map-of-Tibet24 ottobre 2019. Con la pubblicazione di 12 volumi contenenti “selezionati” materiali d’archivio, Pechino tenta ancora una volta di dimostrare l’appartenenza storica del Tibet alla Cina.

Nonostante lo stretto controllo militare esercitato dalla Cina sul territorio tibetano senza che alcun governo ne osi contestare la sovranità, Pechino è ossessionata dalla ricerca di prove che dimostrino l’appartenenza storica del Tibet alla grande madrepatria cinese. Ne è dimostrazione l’accurata “ricerca”, effettuata nell’arco di oltre cinque anni e culminata con la compilazione di 12 volumi che raccolgono “selezionati” documenti storici che risalgono all’epoca della dinastia Yuan (1271-1368).

Riferisce l’agenzia di stato Xinhua che i documenti, in lingua tibetana, mongola e manchu, appartengono all’archivio della cosiddetta Regione Autonoma Tibetana e sono stati presentati ufficialmente il 22 ottobre a Lhasa nel corso di un’apposita cerimonia. L’agenzia di stampa cinese ha reso noto che i 12 volumi raccolgono per la prima volta le fotocopie di migliaia di importanti carteggi riguardanti i rapporti tra “il governo centrale” e “il governo locale del Tibet” all’epoca della dinastia Qing (1644-1901) e la storia degli scambi all’epoca avvenuti nell’arco di questo periodo tra manchu, mongoli, tibetani e altri gruppi etnici. Nei 1394 documenti che compongono i 12 volumi figurano editti imperiali emanati dalle dinastie Yuan e Qing e dossier riguardanti il Dalai Lama e “funzionari locali” tibetani.

Nel commentare la notizia, Tibetan Review ricorda che il Dalai Lama, da sempre sostenitore dell’indipendenza storica del Tibet, ha spesso citato le ricerche di eminenti studiosi cinesi profondi conoscitori degli archivi imperiali.

Fonte: TibetanReview – 23 ottobre 2019