24 giugno 2020. Dichiarandolo appartenente alla “Regione Autonoma Tibetana”, la Cina ha occupato un villaggio del Nepal situato nel distretto di Gorkha.
Il quotidiano nepalese Khabarbub accusa il Primo Ministro Sharma Oli di aver trascurato ciò che stava avvenendo nel suo paese in quanto troppo occupato a confrontarsi con l’India sulle questioni riguardanti gli sconfinamenti nei territori di Kalapani, Lipulekh e Limpiyadhura. Approfittando della situazione, la Cina ha occupato il villaggio di Rui, nel distretto di Gorkha, che è stato annesso alla cosiddetta Regione Autonoma Tibetana. Sebbene Rui figuri ancora nella carta geografica del Nepal, la Cina, per legittimare la sua occupazione, ha rimosso i pilastri che demarcano il confine (nella foto il villaggio e una carta del distretto di Gorkha).
Il presidente della municipalità rurale di Chumbari ha dichiarato che il Nepal ha abbandonato a se stesso il villaggio, che consta di sole settantadue abitazioni, anche se gli abitanti hanno rimesso al governo gli acconti delle loro entrate. Lo storico Ramesh Dhungal ha affermato che l’occupazione del villaggio è stata resa possibile a causa della negligenza delle autorità nepalesi nel fissare i pilastri di confine. Ha aggiunto che Rui non è stato perso dal Nepal in seguito a una guerra o in quanto oggetto di alcun accordo speciale con il Tibet. “Il confine con l’India è accessibile – ha dichiarato -, la gente ci cammina intorno. Pertanto, le questioni di confine con l’India sono chiare a tutti, ma la situazione del Nepal al confine settentrionale con il Tibet è estremamente grave.”
Fonti indiane hanno nel frattempo reso noto che la Cina sta ultimando la costruzione di una tratta ferroviaria destinata a collegare, entro il 2021, Lhasa alla prefettura di Nyingchi, nella parte sud orientale della “Regione Autonoma Tibetana”, arrivando fino al confine con l’Arunachal Pradesh che Pechino considera parte del “Sud Tibet”. Pechino ha annunciato che è stata ultimata la costruzione degli ultimi due dei quarantasette tunnel scavati lungo i 435 chilometri della ferrovia e del ponte, lungo oltre 525 metri, sul fiume Yarlung Tsangpo. Hindustan Times riferisce che dal 2017 Xi Jinping ha esortato i pastori tibetani a insediarsi nei territori vicini al confine con l’Arunachal Pradesh chiedendo loro, in una lettera, di “salvaguardare il territorio cinese e sviluppare le loro città natale”.
Fonte: Phayul