A causa del diffondersi della nuova ondata di Covid le autorità governative hanno chiuso al turismo molte regioni della Cina ma non il Tibet.
Lhasa, la capitale tibetana, è infatti aperta ai visitatori. “Al momento la città è meta di un grande numero di turisti” – ha dichiarato a Radio Free Asia una fonte locale –. “Affollano soprattutto il Barkhor e scattano fotografie, liberi di visitare i luoghi di culto mentre, in tutta la cosiddetta Regione Autonoma, a lavoratori, studenti e dipendenti governativi è vietato recarsi nei templi o visitare il palazzo del Potala. Riferisce un’altra fonte che nella provincia del Qinghai, la storica regione tibetana dell’Amdo, numerosi turisti cinesi sono risultati positivi al Covid. “Per questo motivo i tibetani, per precauzione, evitano di recarsi nei luoghi da loro frequentati” “Ma governo cinese sembra non prendere sul serio il diffondersi della pandemia, le scuole sono aperte, solo il monastero del Kumbum è stato temporaneamente chiuso”
Iniziati i lavori del 17°parlamento tibetano in esilio
Il giorno 8 ottobre i 45 membri del 17°parlamento tibetano, in stallo da oltre quattro mesi, hanno prestato giuramento. Khenpo Sonam Tenphel è il nuovo presidente eletto del Kashag, vicepresidente Dolma Tsering. “Voglio congratularmi con tutti i parlamentari eletti” – ha dichiarato il Sikyong Penpa Tsering -, per i prossimi cinque anni lavoreremo insieme per la causa del Tibet”.
Fonti: Radio Free Asia – Phayul