Un rapporto pubblicato da Tibet Network Institute rivela che un ingente numero di studenti tibetani sono obbligati a frequentare collegi cinesi di stampo coloniale.
Il documento intitolato “Separati dalle Famiglie, Nascosti al Mondo: l’ampio sistema scolastico coloniale cinese”, evidenzia che un numero compreso tra gli 800.000 e i 900.000 studenti tibetani di età compresa tra i sei e i diciotto anni e un numero imprecisato di bambini tra i quattro e i cinque anni sono obbligati a frequentare questi istituti scolastici statali il cui fine è la trasformazione dei giovani in cittadini cinesi fedeli al partito comunista. Allontanati dalle loro famiglie e comunità, gli studenti devono anzitutto frequentare i corsi in lingua cinese, è loro proibita la pratica della religione e devono sottostare all’indottrinamento politico.
“Sottraendo intenzionalmente i bambini tibetani alle loro famiglie e sradicandoli dalla loro cultura obbligandoli vivere in istituti scolastici retti dallo stato, le autorità cinesi si servono di uno dei più esecrabili strumenti della colonizzazione”, ha dichiarato Lhadon Tethong, fondatrice e direttrice di Tibet Action, un’organizzazione che utilizza strumenti di comunicazione digitale e azione strategica nonviolenta per rafforzare la capacità e l’efficacia del movimento tibetano nell’era digitale. “La campagna di forzata e inaudita sinizzazione condotta in Tibet dalla Cina ha come oggetto anche i più giovani e richiede l’immediato intervento delle Nazioni Unite e dei governi interessati”.
Nell’ultimo decennio le autorità cinesi hanno sistematicamente eliminato le scuole locali e le hanno sostituite con collegi di stato che ospitano perfino i bambini delle elementari. Anche gli istituti monastici e le scuole tibetane gestiti da privati sono stati costretti a chiudere non lasciando ai genitori altra scelta se non quella di allontanare i propri figli pena il ricorso all’uso di minacce e intimidazioni.
Fonte: TSG-L
L’intero rapporto al sito:
https://tibetaction.net/campaigns/colonialboardingschools/