Padma Choling ha inoltre dichiarato che il Panchen Lama nominato da Pechino vive nel suo monastero a Shigatse e “gode del sostegno della gente di tutte le etnie”.
Dopo aver ribadito il diritto del governo cinese ad eleggere e riconoscere gli alti lama tibetani, ha definito non valido il processo di riconoscimento di Gedhun Choekyi Nyima e ha affermato che lo stesso Gedhun è una vittima di questa scelta sbagliata.Se Pechino nominerà unilateralmente il prossimo Dalai Lama, i tibetani temono il verificarsi di nuovi gravi incidenti sia nella Regione Autonoma sia nelle province storicamente appartenenti al Tibet, quali il Qinghai, il Gansu e il Sichuan.
“Riteniamo che la Cina cercherà di nominare il proprio Dalai Lama, così come è avvenuto alla morte del X Panchen Lama” – ha dichiarato Jigme, un monaco della regione tibetana di Togren, nella provincia nord occidentale del Qinghai. “Se ciò avvenisse, noi protesteremo: la gente non sarebbe contenta perché la scelta della reincarnazione è una questione religiosa, non politica”.
Il Dalai Lama ha più volte affrontato il tema della sua successione affermando che la sua reincarnazione potrebbe nascere fuori dal Tibet o potrebbe addirittura essere una donna. Ha inoltre ventilato l’elezione diretta del suo successore e la possibilità di lasciare ai tibetani, attraverso un referendum, la libertà di decidere sulla prosecuzione del lignaggio.
Fonti: AFP – Reuters – AP